Nel centesimo anniversario della nascita di Sandro Cabassi, Carpi si prepara a rendere omaggio al giovane partigiano che ha dato il nome allo stadio cittadino. Venerdì 12 settembre alle ore 11, il sindaco Riccardo Righi scoprirà una targa commemorativa all'ingresso principale dell'impianto sportivo, in una cerimonia pubblica che vedrà la partecipazione anche di una rappresentanza del Carpi Calcio. La figura di Sandro Cabassi rappresenta uno dei capitoli più drammatici e significativi della Resistenza locale. Medaglia d'argento al Valor militare alla memoria, il giovane carpigiano aveva appena 19 anni quando fu fucilato dai fascisti nel 1944. La sua storia è emblematica del coraggio di un'intera generazione che scelse di opporsi alla dittatura. Nel marzo del 1944, Cabassi aveva abbandonato la casa per unirsi alla Resistenza. A Modena divenne tra i fondatori del Fronte della Gioventù, contribuendo alla nascita di quella che sarebbe diventata la Prima zona partigiana. La sua attività clandestina si interruppe tragicamente il 22 ottobre 1944, quando fu fermato durante un controllo casuale in via Paolucci, nei pressi del Cimitero di San Cataldo. Nonostante avesse documenti in regola, Cabassi fu condotto all'Accademia militare, sede dell'Ufficio politico investigativo della Guardia nazionale repubblicana. Dopo quattro giorni di detenzione, la mattina del 26 ottobre fu ricondotto sul luogo dell'arresto e fucilato. Un dettaglio testimonia il rispetto che la sua personalità aveva saputo conquistare anche tra i nemici: il plotone di esecuzione si rifiutò di sparare, costringendo il comandante a eseguire personalmente la condanna. L'iniziativa del Comune rappresenta un momento importante per mantenere viva la memoria storica della città e trasmettere alle nuove generazioni i valori della democrazia e della libertà che giovani come Sandro Cabassi hanno pagato con la vita.
Una targa per ricordare Sandro Cabassi nel centenario della nascita
