462.000 euro per chi si prende cura: la Regione investe sui caregiver del Modenese


462.000 euro per chi si prende cura: la Regione investe sui caregiver del Modenese

L'Emilia-Romagna ha stanziato 3 milioni di euro dal proprio bilancio per sostenere i caregiver familiari, quelle persone che si occupano quotidianamente dell'assistenza ai propri cari non autosufficienti. Nel territorio dell'AUSL di Modena arriveranno 462.000 euro, una cifra senza precedenti per rafforzare una rete di supporto sempre più necessaria.

Il riconoscimento di un ruolo essenziale

La decisione della Giunta regionale rappresenta il primo riconoscimento strutturale del ruolo sociale dei caregiver familiari, figure che svolgono un lavoro di cura gratuito ma fondamentale per il sistema di welfare. Maria Costi, consigliera regionale del Partito Democratico, aveva presentato una risoluzione approvata dall'Assemblea proprio su questo tema, riaccendendo i riflettori sulle necessità di queste persone. "Per la prima volta la Regione mette risorse proprie e strutturali per riconoscere il ruolo sociale essenziale delle persone caregiver", ha dichiarato Costi. Un impegno che arriva mentre il Governo nazionale opera tagli al sistema di welfare, dimostrando una direzione opposta da parte dell'Emilia-Romagna.

Servizi concreti in arrivo

Con i 462.000 euro destinati all'AUSL di Modena, si potranno attivare diversi interventi pratici: .

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    • Caregiver Card per l'accesso facilitato ai servizi di sollievo e affiancamento
    • Servizi di sollievo programmato a domicilio per dare respiro alle famiglie
    • Percorsi formativi specifici per chi assiste i propri cari
    • Progetti di tutela della salute del caregiver stesso
    • Informatizzazione della raccolta dati per migliorare l'efficienza dei servizi

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Una strategia più ampia

Questi fondi regionali si aggiungono ai 2 milioni di euro di risorse nazionali già previste, portando il totale degli investimenti per i caregiver dell'Emilia-Romagna a oltre 5 milioni di euro. L'obiettivo è costruire una rete sempre più strutturata e capillare di ascolto e intervento, superando la frammentazione attuale dei servizi. La risoluzione di Maria Costi, approvata in Assemblea, puntava proprio a integrare efficacemente il welfare aziendale con i servizi pubblici territoriali, riconoscendo che la conciliazione tra lavoro e cura è una questione centrale di giustizia sociale.

L'impatto per le famiglie modenesi

Nel territorio modenese, come nel resto della regione, il fenomeno dei caregiver familiari è in crescita. Le mutate aspettative di longevità e la diffusione di patologie croniche hanno aumentato la domanda di cura a lungo termine, con il carico assistenziale che grava principalmente sulle famiglie, spesso su donne e lavoratori over 45. I nuovi fondi permetteranno all'AUSL di Modena di sviluppare una strategia coordinata per sostenere queste persone, offrendo loro non solo servizi pratici ma anche riconoscimento sociale del loro impegno quotidiano.

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