47 anni dopo, Carpi non dimentica l'Appuntato Cantore


47 anni dopo, Carpi non dimentica l'Appuntato Cantore

Una corona di fiori, il silenzio rispettoso di chi ricorda, e la commozione di una città che non vuole dimenticare. Stamattina al Cimitero Urbano di Carpi si è svolta la cerimonia in memoria dell'Appuntato Osvaldo Cantore, l'uomo in divisa che 47 anni fa pagò con la vita il suo senso del dovere. Era il 1977 quando Cantore, giovane poliziotto in servizio nella nostra città, si trovò di fronte ai malviventi che stavano rapinando una gioielleria. Non esitò un attimo: il dovere prima di tutto. Ma quella determinazione nel proteggere i cittadini gli costò la vita, stroncata dalla violenza di chi aveva scelto la strada del crimine. Oggi, dopo quasi mezzo secolo, Carpi si è raccolta intorno alla sua memoria. Il Questore di Modena Lucio Pennella ha guidato la sobria ma toccante cerimonia, circondata dall'affetto dei familiari dell'Appuntato, dalle autorità cittadine e dai rappresentanti dell'Associazione Nazionale della Polizia di Stato di Modena. Volti segnati dal tempo ma non dall'oblio, perché alcuni sacrifici meritano di essere tramandati. In un'epoca in cui spesso si dimentica in fretta, questa cerimonia ci ricorda che esistono ancora valori per cui vale la pena lottare. E che Osvaldo Cantore, quel giovane in divisa che non tornò a casa, continua a vegliare sulla nostra città attraverso l'esempio che ci ha lasciato. Domani sarà il 47° anniversario esatto di quella tragica giornata. Ma per Carpi, ogni giorno è buono per ricordare chi ha dato tutto per la comunità.

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