Dopo 67 anni di storia, la
pasticceria San Francesco di Carpi si prepara a chiudere i battenti il
28 dicembre. Una notizia che sa di fine di un'epoca per tre generazioni di carpigiani cresciuti con i dolci di questa storica bottega di
via San Francesco.
Una vita dedicata ai sapori della tradizione
Paola Masini, che ha dedicato 47 anni della sua vita a questa attività, racconta con un velo di malinconia la decisione di chiudere. "L'età e la salute non me lo permettono più", confessa la donna che ha visto nascere il negozio nel
1958, anno della sua stessa nascita, quando il suocero
Bruno Piccagliani aprì quello che sarebbe diventato un punto di riferimento dolciario per la città. La storia della
famiglia Piccagliani è intrecciata con quella di Carpi:
Paola e il marito
Gian Pietro, scomparso nel
2022, hanno preso le redini dell'attività quando lei aveva appena vent'anni. Prima commessa, poi anche produttrice, fino a occuparsi di ogni aspetto del negozio-laboratorio che ha formato il palato di intere famiglie carpigiane.
Il maestro del cioccolato che non c'è più
Gian Pietro si era specializzato come
maestro cioccolataio, portando avanti con passione una tradizione che affonda le radici in decenni di esperienza artigianale. "Mi avevano consigliato di chiudere subito dopo la sua scomparsa", ricorda
Paola, "ma mi pareva mancargli di rispetto non dare seguito a un'attività alla quale si era sempre dedicato con tanta passione".
Quando il ricambio generazionale non arriva
La chiusura della
San Francesco racconta anche di una realtà comune a molte attività storiche: la difficoltà di trovare un degno successore. "Manifestazioni di interesse ce ne sono state", spiega la titolare, "ma tutte chiedevano che io e gli attuali addetti rimanessimo a portare avanti l'attività". Una richiesta comprensibile - chi meglio di chi ha vissuto quell'esperienza può tramandare ricette e segreti del mestiere - ma impossibile da soddisfare per chi ha già dato tutto quello che poteva dare. I dipendenti, saputa la notizia della chiusura, hanno preferito cercare altre strade.
Un pezzo di Carpi che se ne va
Con la
pasticceria San Francesco se ne va un altro pezzo della Carpi di una volta, quella delle botteghe di quartiere dove il rapporto umano contava quanto la qualità del prodotto. In un'epoca di grandi catene e produzione industriale, questi piccoli templi del gusto rappresentavano un'alternativa preziosa, custodi di saperi antichi e di quella dimensione familiare che rendeva ogni acquisto un piccolo rituale sociale. Il
28 dicembre segnerà la fine di 67 anni di dolcezza artigianale. Per
Paola Masini e per tutti i carpigiani che hanno vissuto momenti speciali accompagnati dai dolci della
San Francesco, rimarrà davvero "un dolce ricordo".