Aimag-Hera, quando la politica si fa spettacolo


Aimag-Hera, quando la politica si fa spettacolo

La Corte dei Conti ha detto no all'operazione che avrebbe consegnato Aimag nelle mani di Hera, e a Carpi è subito scoppiata la bagarre politica. Come nelle migliori tradizioni nostrane, quando le cose si mettono male arrivano puntuali gli scambi di accuse, le polemiche e - naturalmente - il richiamo a "Bella Ciao". Fratelli d'Italia non ha perso tempo e ha puntato il dito contro il Partito Democratico, accusandolo di essere il responsabile di "errori commessi nel tempo", in particolare dai sindaci carpigiani che hanno guidato la partecipata pubblica. Una requisitoria che parte da lontano e arriva dritta al presente, dove il parere negativo della Corte diventa l'ultimo capitolo di quella che viene definita una gestione "evidentemente fallimentare". Ma la politica, si sa, ama i dettagli piccanti. E così Fratelli d'Italia non ha resistito alla tentazione di tirare in ballo la presidente di Aimag Paola Ruggiero, colpevole - a quanto pare - di essere stata sorpresa a cantare "Bella Ciao" battendo le mani durante una festa del Pd. Un peccato imperdonabile, evidentemente, per chi dovrebbe occuparsi di multiutility. Il paradosso non sfugge agli osservatori più attenti: Fratelli d'Italia critica l'operazione che i propri consiglieri di Mirandola avevano votato favorevolmente. Una contraddizione che racconta molto del clima politico di questi tempi, dove le posizioni cambiano a seconda della convenienza del momento. La nota del partito di Giorgia Meloni si conclude con un atto d'accusa pesante: l'incapacità di portare a termine un'operazione su cui "la sinistra lavora da anni". Un fallimento che, secondo i critici, dimostrerebbe l'inadeguatezza di una classe dirigente "messa lì dal Partito Democratico". Mentre i cittadini carpigiani aspettano di capire quale sarà il futuro della loro multiutility, la politica locale si perde nelle solite scaramucce. Perché quando si tratta di Aimag, sembra che tutti abbiano sempre la ricetta giusta - ma solo dopo che le cose sono andate storte.

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