Un pomeriggio di domenica che promette di trasformare il Museo Monumento al Deportato in un salotto letterario d'eccezione. Il 16 novembre alle ore 16, Simone Maretti darà voce a uno dei romanzi più rivoluzionari della letteratura italiana: "Una donna" di Sibilla Aleramo. Un'occasione imperdibile per riscoprire un classico che ancora oggi fa discutere e commuovere. L'iniziativa si inserisce nelle commemorazioni per l'80° anniversario della Repubblica Italiana e del suffragio femminile, un momento storico che ha segnato per sempre il nostro Paese. E dove meglio celebrare questo traguardo se non in un luogo che custodisce la memoria di chi ha lottato per la libertà? Il Museo Monumento al Deportato diventa così teatro di una riflessione profonda sui diritti conquistati e sulle battaglie ancora da combattere. "Una donna", pubblicato nel 1906, non è solo un romanzo: è un grido di libertà, il racconto autobiografico di Sibilla Aleramo che osa parlare di matrimonio infelice, maternità negata e ricerca di indipendenza in un'Italia ancora profondamente maschilista. Un testo che anticipò di decenni le battaglie femministe e che oggi risuona con forza particolare in questo luogo di memoria. Ad accompagnare la lettura di Maretti, le suggestioni musicali dal vivo di Simone Di Benedetto creeranno un'atmosfera unica, dove parole e note si intrecceranno per restituire tutta l'intensità emotiva del capolavoro aleramiano. Un dialogo artistico che promette di toccare le corde più profonde dell'animo umano. Informazioni pratiche: l'evento è a ingresso gratuito, ma la prenotazione è consigliata vista la capienza limitata del museo. Per prenotare, consultare la pagina dedicata sul sito della Fondazione Fossoli. Un'occasione da non perdere per chi ama la letteratura, la storia e desidera trascorrere un pomeriggio domenicale all'insegna della cultura di qualità.
Al Museo con le voci del passato: quando Sibilla Aleramo incontra la memoria