Alle cinque e mezza di questa mattina, mentre
Carpi si svegliava piano piano, nella zona industriale è scoppiato un piccolo inferno. Il deposito di rifiuti elettronici della
Tred, azienda specializzata nel trattamento dei RAEE (quei vecchi cellulari, televisori e computer che buttiamo via), ha preso fuoco. Ma stavolta, per fortuna, la storia ha un lieto fine.
Il risveglio amaro del deposito RAEE
L'incendio si è sviluppato nell'area esterna dove vengono stoccati i rifiuti elettrici ed elettronici già prebonificati, quelli che arrivano dalle nostre isole ecologiche. Una montagnola di vecchia tecnologia che improvvisamente si è trasformata in una pira. Il colpevole? Molto probabilmente
una batteria al litio che non aveva ancora deciso di andare in pensione. La
squadra antincendio interna della Tred ha dimostrato di sapere il fatto suo: appena individuate le fiamme, sono intervenuti con tempestività chirurgica, evitando che il fuoco si propagasse alle strutture principali dello stabilimento.
Nessun danno, ma una lezione per tutti
La buona notizia è che non si registrano danni né a persone né a edifici. L'azienda ha già organizzato lo smaltimento delle acque utilizzate per spegnere l'incendio e la pulizia completa dell'area. I rifiuti coinvolti sono stati confinati in cassoni coperti e partiranno per il loro ultimo viaggio verso l'impianto
Stena Recycling, dove verranno trasformati in nuove materie prime.
L'appello che fa riflettere
Quello che colpisce di più in questa vicenda è l'appello che la
Tred rivolge a noi cittadini carpigiani. Ci invita a rimuovere le batterie al litio dalle apparecchiature elettroniche prima di portarle ai centri di raccolta. Sembra una cosa da poco, invece può fare la differenza tra una mattinata tranquilla e un'alba di fiamme.
Il pericolo nascosto nelle nostre case
Le batterie al litio sono ovunque: nei nostri smartphone, nei tablet, negli aspirapolveri cordless, persino negli spazzolini elettrici. Quando si deteriorano o vengono danneggiate, possono innescare reazioni chimiche che generano calore e, nei casi peggiori, incendi. È un fenomeno che sta diventando sempre più frequente con la diffusione massiccia di questi dispositivi. Il piccolo incendio di questa mattina ci ricorda che anche i gesti più semplici, come buttare via un vecchio telefono, richiedono un pizzico di attenzione in più. Perché dietro ogni batteria al litio dimenticata nel cassetto si nasconde una piccola bomba a orologeria che aspetta solo il momento giusto per ricordarci la sua presenza. La
Tred ha trasformato un potenziale disastro in un'occasione educativa. Ora tocca a noi carpigiani fare tesoro di questa lezione, per evitare che le nostre mattinate inizino con il suono delle sirene dei pompieri.