Alla scoperta delle radici di Carpi: un viaggio nella storia perduta della città


Alla scoperta delle radici di Carpi: un viaggio nella storia perduta della città

I carpigiani che si chiedono da dove vengano i cognomi delle loro famiglie, spesso già presenti nel 1400, e vogliono scoprire come si è evoluta la loro città a livello urbanistico, sociale e lavorativo, hanno un appuntamento da non perdere. Il 30 ottobre alle 15.30, l'Università Mario Gasparini Casari di Carpi organizza il primo dei cinque incontri dal titolo "I Borghi", curati dall'urbanista Fernando Lugli. L'iniziativa nasce per colmare quello che i ricercatori definiscono "un buco nero" nella storia di Carpi: un vuoto che inghiotte ogni domanda sulle origini della città, sulle prime fasi di sviluppo e sulla popolazione che si è insediata nei secoli passati. Un mistero che ha sempre lasciato nell'ombra la vita dei cittadini che, molto prima del celebre Alberto III Pio, diedero forma e lustro alla città. Grazie alle nuove tecnologie digitali, a lunghe ricerche d'archivio e a un approccio multidisciplinare che combina urbanistica, demografia e genealogia, oggi è finalmente possibile "tappare quella falla" e restituire visibilità alla vita quotidiana degli antichi carpigiani. Un lavoro certosino che permette di ricostruire non solo l'evoluzione urbanistica della città, ma anche le storie delle famiglie che l'hanno abitata. L'incontro si terrà nella Sala Bianca del Palazzo Corso, uno spazio raccolto che non consente un numero elevato di partecipanti. Per questo motivo la prenotazione è consigliata. A tutti i partecipanti verrà consegnata in omaggio una scheda personalizzata della propria famiglia, con l'indicazione di dove abitava nel 1472, un documento prezioso che permetterà a ciascuno di toccare con mano le proprie radici storiche. Il ciclo di cinque incontri rappresenta un'occasione unica per i carpigiani di riscoprire la propria identità cittadina attraverso un percorso che intreccia storia locale, genealogia e sviluppo urbano. Un viaggio nel tempo che promette di svelare segreti custoditi per secoli negli archivi e di restituire dignità storica a una comunità che ha saputo costruire la propria identità ben prima dei signori più celebrati.

Visualizza le fonti dell'articolo