La Squadra mobile di Modena ha arrestato un giovane di 20 anni, cittadino italiano di origine marocchina, gravemente indiziato di violenza sessuale pluriaggravata, rapina aggravata e lesioni aggravate. I fatti risalgono al 19 agosto scorso e hanno coinvolto una donna che stava percorrendo in bicicletta la pista ciclabile. L'aggressione è avvenuta sul percorso Vivi Natura, in località San Damaso presso le Casse di espansione del fiume Panaro. La vittima, mentre pedalava tranquillamente, è stata spintonata e aggredita dal giovane che l'ha trascinata in un punto isolato e non visibile dalla strada. Il ventenne ha legato la donna prima alle mani e poi al collo con una corda, costringendola a subire violenza sessuale. Dopo l'aggressione, l'uomo è fuggito portando via la bicicletta della vittima, del valore di circa 4.500 euro, e gettando poco più avanti gli effetti personali, compreso il telefono cellulare. La donna, dopo essere stata soccorsa e visitata in ospedale, ha presentato querela fornendo una descrizione accurata dell'aggressore. Questo ha permesso al personale specializzato di realizzare un identikit del presunto autore. Le indagini si sono concentrate sull'analisi delle celle telefoniche attivate nella zona dell'aggressione, individuando l'utenza cellulare dell'indagato, compatibile con la sua presenza nel luogo e nell'ora del crimine. Il 30 settembre la Procura di Modena ha disposto la perquisizione che ha portato all'arresto del ventenne. L'episodio riporta l'attenzione sulla sicurezza lungo i percorsi ciclabili, frequentati da molti cittadini per attività sportive e ricreative.
Arrestato ventenne per violenza sessuale sulla pista ciclabile