Quando il sole tramonta su Carpi, inizia una guerra silenziosa. Domenica sera, alle 23 in punto, squadre di specialisti sono scese in campo per quello che potremmo chiamare "l'operazione zanzara", un intervento coordinato che ha coinvolto alcune delle zone più popolose della nostra città. Non si tratta di una battaglia qualsiasi: dietro questa mobilitazione c'è la conferma di casi sospetti di virus trasmesso dalla zanzara tigre, quella piccola nemica a strisce che ormai tutti conosciamo fin troppo bene. L'Unità di crisi, insieme all'Azienda Usl di Modena e alla Regione Emilia Romagna, ha deciso di non lasciare nulla al caso. L'operazione ha preso il via con i trattamenti adulticidi nelle aree verdi pubbliche durante la notte, per poi proseguire lunedì mattina dalle 7 con l'intervento porta a porta nei giardini privati. Tre le zone finite sotto la lente: via Sanzio e il suo reticolo di strade che abbraccia via Carlo Marx, Aldo Moro, Alghisi fino al Cimitero Israelitico e oltre; via Fra' Stefano nell'area delimitata da via Falcone, via Barzelli e la ferrovia; infine via San Bernardino Realino nel perimetro che da via Amendola sale verso via don Minzoni. Ma questa non è solo una storia di disinfestazioni calate dall'alto. È anche una chiamata alle armi per ogni carpigiano che ha un balcone, un giardino, anche solo un sottovaso. Perché la vera battaglia si vince casa per casa, cortile per cortile. Eliminare i ristagni d'acqua è il primo comandamento: sottovasi vuoti, tombini trattati, grondaie pulite. Sembra poco, ma è tutto. Chi non ha mai dimenticato un sottovaso pieno d'acqua scagli la prima pietra – o meglio, la prima zampata di zanzara. Per chi volesse armarsi fino ai denti, i prodotti larvicidi si trovano in farmacia, ma anche negli uffici comunali di via Peruzzi, secondo piano. Gli orari sono quelli canonici dell'ufficio pubblico: dal lunedì al venerdì, con quella pausa sacra del mercoledì pomeriggio che nemmeno le zanzare riescono a intaccare. L'amministrazione non si limita ai pesticidi: raccomanda zanzariere, zampironi, repellenti certificati. Insomma, tutto l'arsenale della guerra domestica che ogni estate tiriamo fuori dai ripostigli, sperando sempre che stavolta sia quella buona. Questa mobilitazione cittadina racconta molto di noi carpigiani: quando c'è da fare squadra contro un nemico comune – che sia grande o piccolo come una zanzara – sappiamo ancora muoverci insieme. E forse, in tempi in cui spesso ci sentiamo soli contro tutto, c'è qualcosa di rassicurante nel sapere che il Comune, la Regione, i medici e i cittadini possano ancora remare nella stessa direzione. Anche se il nemico, stavolta, è alto appena qualche millimetro.
Battaglia notturna contro le zanzare: Carpi si prepara all'offensiva