I palloni pressostatici erano nuovi di zecca, l'aria frizzante di fine ottobre perfetta per il tennis, e i risultati non si sono fatti attendere alla Rinascita Budrione. Dal 24 al 26 ottobre, il circolo di casa nostra ha ospitato una delle tappe più importanti del circuito TPRA-Prequali IBI 26, quella strada lunga e impervia che dai tornei provinciali porta dritta dritta alle qualificazioni degli Internazionali d'Italia di Roma 2026. Insomma, roba seria. Ottantadue tennisti si sono dati battaglia sui campi budrionesei, sotto l'occhio attento di Rita Bedogni che ha orchestrato tre giorni di sport vero. E che sport! Tre tabelloni, tre storie diverse, ma un unico denominatore: la passione per la racchetta che unisce questa terra di mezzo tra Modena e il resto del mondo. Nel singolare maschile, il nostro Enrico Dondi del Club 33 ci ha fatto sognare fino alla fine, ma alla resa dei conti ha dovuto inchinarsi al modenese Filippo Da Val del Set Point Modena. Due set secchi (4/2-4/2) che raccontano di un avversario in giornata di grazia, ma anche di un carpigiano che ha dimostrato carattere arrivando fino in fondo. Da Val si è così aggiudicato il suo terzo titolo al TPRA di Budrione, confermando di trovarsi a suo agio sui nostri campi. Tutt'altra musica nel doppio maschile, dove la Rinascita Budrione si è presa la rivincita di casa con la coppia Lorenzo Girardi-Stefano Panza. I due portacolori locali hanno dominato il tabellone a sedici coppie, superando in semifinale la coppia Da Val-Guicciardi per poi trionfare in finale quando gli avversari Malavasi-Davoli hanno dovuto arrendersi per infortunio. Non il finale più spettacolare, ma una vittoria che sa di giustizia sportiva per chi ha lottato su ogni punto. Nel doppio femminile, invece, le nostre Stefania Camurri del Club Giardino e Antonella Righi della Gobbi Tennis Academy hanno sfiorato l'impresa. Le due, campionesse in carica nei TPRA nazionali, si sono arrese in finale per 2/4-4/2-0/1 alla coppia Serena Marinelli-Jessica Zini, dimostrando comunque di essere ancora un binomio da temere nel panorama tennistico regionale. Quello che colpisce di più, al di là dei risultati, è l'atmosfera che si respirava sotto quei palloni nuovi fiammanti. La Rinascita Budrione ha saputo coniugare l'ospitalità tipica della nostra gente con l'organizzazione di un evento che guarda lontano, verso Roma e i suoi Internazionali. Perché il tennis, come la vita, è fatto di sogni che partono dalle periferie e possono arrivare ovunque, basta crederci e lavorare sodo.