Cacioppo di CMB tra gli indagati per il crollo dell'insegna Generali a Milano


Cacioppo di CMB tra gli indagati per il crollo dell'insegna Generali a Milano

Un nome carpigiano finisce sotto i riflettori della cronaca giudiziaria milanese. Emiliano Cacioppo, direttore marketing e sviluppo commerciale nonché consigliere delegato della Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, è tra i dieci indagati dalla Procura di Milano per il cedimento dell'insegna della torre Generali nel complesso City Life. La vicenda riguarda il distacco della porzione est della struttura che sosteneva l'insegna sulla sommità della torre progettata dall'archistar Zaha Hadid. Un episodio che ha scosso uno dei simboli dell'architettura contemporanea milanese, dove la nostra storica cooperativa ha operato come general contractor. L'ipotesi di reato è crollo colposo, un'accusa che coinvolge non solo Cacioppo ma anche rappresentanti di altre società che hanno partecipato all'installazione e alla manutenzione dell'imponente struttura pubblicitaria. Per la CMB, che da decenni rappresenta un'eccellenza del territorio carpigiano nel settore delle costruzioni, si tratta di un momento delicato. La cooperativa, che ha firmato progetti prestigiosi in tutta Italia, si trova ora a dover affrontare le conseguenze di un'indagine che tocca uno dei cantieri più visibili della Milano moderna. Come sempre accade in questi casi, sarà la magistratura a fare chiarezza sulle responsabilità di ciascuno. Intanto, la notizia riportata dalla Gazzetta fa riflettere su quanto il mondo delle grandi opere sia complesso e su come anche le eccellenze del nostro territorio debbano sempre misurarsi con sfide tecniche di altissimo livello.

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