Carpi abbraccia lo sport: seimila persone trasformano Piazza Martiri in un festival dell'inclusione


Carpi abbraccia lo sport: seimila persone trasformano Piazza Martiri in un festival dell'inclusione

Domenica mattina, quando il sole ha iniziato a scaldare i portici di Piazza Martiri, qualcosa di magico stava per accadere. E infatti è accaduto. Seimila persone – sì, avete letto bene, seimila – hanno trasformato il cuore di Carpi in un gigantesco playground dove lo sport ha mostrato il suo volto più bello: quello che non conosce età, abilità o differenze. L'Uisp Day di ieri ha polverizzato ogni record, battendo persino quello di Modena dello scorso anno. Un risultato che ha fatto sorridere Vera Tavoni, presidente Uisp Modena, che non ha nascosto l'emozione: "Una giornata di festa e di gioia che ci conferma come lo sport sia davvero qualcosa che va oltre qualsiasi tipo di barriera". E guardando quella piazza brulicante di vita, dalle 10 del mattino fino alle 7 di sera, era difficile darle torto. A mezzogiorno sono arrivati anche il sindaco Riccardo Righi e la vice-sindaca Mariella Lugli per un saluto che sapeva di orgoglio cittadino: "Proprio questo è il modo con cui intendiamo valorizzare lo sport nella nostra città". E la città ha risposto presente, eccome se ha risposto. Il fiore all'occhiello della giornata? La gara di salto con l'asta che ha regalato emozioni da stadio olimpico. Al mattino ha brillato Siria Bigi del Cus Parma, vincitrice al femminile con 3.50 metri: "Non avevo mai gareggiato in un contesto del genere", ha confessato con gli occhi ancora lucidi per l'emozione. Nel pomeriggio è stato il turno di Nicolò Fusaro dell'Atletica 96 Alperia che con 5.00 metri ha superato nientemeno che il campione italiano Federico Biancoli, fermatosi a 4.80. Ma l'Uisp Day non era solo salto con l'asta. La piazza si è trasformata in un caleidoscopio di discipline: dal palco con danza aerea che ha fatto sognare grandi e piccini, alle postazioni di arrampicata che hanno messo alla prova i più coraggiosi. Tennis, badminton, pallamano, basket, volley, judo, yoga – ogni angolo della piazza aveva la sua storia da raccontare. E poi la "gabbia" del calcio, il ping pong, le bocce, il tiro con l'arco, e persino "Na pedaleda a la Francesa" per gli amanti delle due ruote. Il momento più toccante? Il talk sulla fatica con tre campioni paralimpici che hanno saputo trasformare le difficoltà in vittorie. Sara Desini, campionessa europea di sitting volley, Loris Stradi, fuoriclasse del para-golf, e Marco Pincella, numero uno italiano del wheelchair tennis, hanno raccontato la loro verità: "Siamo caduti, sia nella vita che a volte nelle gare, ma lo sport ci ha sempre dato un'opportunità in più". Quando la sera ha iniziato a calare su Carpi, quella piazza aveva scritto una pagina importante nella storia della nostra città. Perché ieri non si è trattato solo di sport: si è trattato di comunità, di inclusione, di quella bellezza semplice che nasce quando le persone si ritrovano insieme per condividere la gioia del movimento. E se questo è il futuro dello sport a Carpi, possiamo dormire sonni tranquilli.

Visualizza le fonti dell'articolo