Il centrosinistra carpigiano non resta in silenzio di fronte al dramma che si consuma ogni giorno nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Con una mossa che sa di coraggio civile, Alleanza Verdi e Sinistra insieme al Partito Democratico locale hanno depositato una mozione che non lascia spazio alle mezze misure. La richiesta è netta: il Governo italiano deve riconoscere lo Stato di Palestina come entità sovrana, con i confini precedenti all'occupazione del 1967 e Gerusalemme come capitale condivisa. Non è una posizione isolata, anzi. A maggio scorso hanno già fatto questo passo Spagna, Norvegia, Slovenia e Irlanda, mentre Francia, Gran Bretagna, Germania, Finlandia, Australia e Portogallo hanno annunciato di volerlo fare. Un dato che fa riflettere: oltre il 75% degli Stati delle Nazioni Unite ha già compiuto questa scelta. Ma la mozione carpigiana va oltre il semplice riconoscimento diplomatico. Chiede al governo di utilizzare tutti gli strumenti politici, diplomatici ed economici per fermare la colonizzazione e l'annessione dei Territori Occupati Palestinesi. E non finisce qui: l'Italia dovrebbe farsi promotrice, all'interno dell'Unione Europea, di iniziative concrete come sanzioni verso personalità e aziende israeliane coinvolte nell'occupazione e la rimozione del blocco agli aiuti umanitari verso Gaza. Una mossa che testimonia come anche dalle piazze di provincia possa levarsi una voce chiara su questioni che sembrano lontane ma che invece toccano la coscienza di ogni cittadino. Perché a Carpi, evidentemente, si crede ancora che la politica debba avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome.