Carpi chiede le "zone rosse" contro violenza e baby gang


Carpi chiede le "zone rosse" contro violenza e baby gang

La proposta di Fratelli d'Italia

Il clima si fa sempre più teso nelle strade di Carpi. Tommaso Casolari, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale, non usa mezzi termini quando parla della situazione sicurezza nella nostra città: "Carpi non può più permettersi zone franche di illegalità". Una dichiarazione che arriva dopo mesi di episodi che hanno fatto parlare i cittadini carpigiani, preoccupati per quello che vedono accadere sotto casa. Il consigliere ha presentato una mozione che chiede al Sindaco di rivolgersi al Prefetto per istituire le cosiddette "zone rosse" anche nel nostro territorio comunale, seguendo l'esempio già adottato a Modena.

Il modello Modena che funziona

La città della Ghirlandina ha infatti attivato dal 5 novembre scorso due "zone rosse" che rimarranno operative fino al 5 febbraio 2026. Una misura che permette alle forze dell'ordine di allontanare dalle aree più critiche i soggetti già segnalati per comportamenti molesti, aggressivi o legati al traffico di stupefacenti. I controlli hanno già dato i primi risultati, con pattuglie della Polizia di Stato, Locale e unità cinofile della Guardia di Finanza che presidiano costantemente le zone individuate.

La mappa della preoccupazione carpigiana

Casolari non si limita alle parole ma porta fatti concreti: "Dalle risse in via Garagnani e corso Fanti, alle aggressioni in via Sbrilanci, fino alla recente violenta colluttazione di via Petrarca - non parliamo più di casi isolati". Una geografia della preoccupazione che tocca il cuore della città e che, secondo il consigliere di FdI, testimonia come "Carpi sta diventando sempre di più ostaggio di bande e violenti". Un'escalation che coincide con i fenomeni delle baby gang che stanno interessando molte città della provincia.

L'urgenza delle feste natalizie

Il timing della proposta non è casuale. "Non possiamo aspettare che la situazione degeneri ulteriormente", avverte Casolari, "soprattutto in vista dei periodi di maggiore affluenza nelle nostre strade come quelli di Natale e Capodanno". Un ragionamento che trova eco nelle preoccupazioni di molti cittadini che vedono avvicinarsi le festività con l'ansia di dover evitare certe zone della propria città. La domanda che il consigliere pone è diretta: "Se Modena interviene, perché a Carpi dovremmo restare a guardare?"

Trasparenza e tempi certi

La mozione di Fratelli d'Italia non si limita alla richiesta generica ma stabilisce modalità e tempi precisi. Il Sindaco viene impegnato ad avviare un dialogo istituzionale con il Prefetto e a relazionare il Consiglio comunale entro 30 giorni sugli esiti delle interlocuzioni con la Prefettura. Una richiesta di trasparenza che punta a tenere informata la cittadinanza sugli sviluppi di una questione che tocca da vicino la vita quotidiana di tutti noi carpigiani. Perché, come dice Casolari, "è dovere delle istituzioni tutelare i cittadini, non minimizzare ciò che vediamo ogni giorno nelle nostre strade". Resta da vedere se la proposta troverà il sostegno necessario in Consiglio comunale e se il dialogo con la Prefettura porterà ai risultati sperati. Una cosa è certa: il tema sicurezza è ormai al centro del dibattito pubblico carpigiano.
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