Carpi saluta il 2025 tra musica e cultura: festa per tutti
La nostra Carpi si prepara a chiudere il 2025 con il botto, ma senza botti. Un paradosso che il
sindaco Riccardo Righi ha saputo orchestrare con intelligenza, regalando ai carpigiani una festa diffusa che profuma di comunità vera, quella che sa includere senza escludere.
Il centro storico diventa palcoscenico
Piazza Garibaldi e
piazza Martiri si trasformano in un unico grande teatro a cielo aperto. Dalle 19 il
Picchio Rosso, storico nome della nightlife modenese, farà vibrare le pietre antiche con i suoi dj set direttamente dalle finestre del palazzo a nord di piazza Garibaldi. Una scelta scenografica che dimostra come si possa fare spettacolo senza perdere il senso del luogo.
Palazzo dei Pio: cultura che si fa festa
Non solo musica, ma anche cultura.
Palazzo dei Pio apre le sue porte fino all'una di notte con "Uno scatto a Palazzo", un'iniziativa dell'agenzia
Era tutta campagna che trasforma le sale rinascimentali in set fotografici. Fotografi professionisti immortaleranno gratuitamente i visitatori, regalando una foto incorniciata come ricordo. Un'idea semplice ma geniale: portare a casa un pezzo di storia. Le visite guidate senza prenotazione permetteranno di scoprire la
Cappella dei Pio, le sale della
Dama e dei Trionfi, e opere come il
Concerto in casa Lazzari e il
Filosofo dello Spagnoletto. Cultura accessibile, finalmente.
Teatro e cinema per tutti i gusti
Al
Teatro Comunale, alle 21.30, arrivano i
The Black Blues Brothers: cinque acrobati kenioti che hanno conquistato il mondo con oltre mille spettacoli, trasformando il tributo al film di
John Landis in un'esperienza mozzafiato tra piramidi umane e limbo col fuoco. I cinema
Space City,
Corso ed
Eden offrono l'alternativa per chi preferisce anticipare la mezzanotte al caldo di una sala.
Mezzanotte tra synth-pop e sicurezza
Dopo il countdown di mezzanotte da
piazza Martiri, con la consolle posizionata sul balconcino della torre dell'orologio, prende il via il live dei
Mind Enterprises, progetto elettronico del torinese
Andrea Tirone che miscela italo-disco e sonorità contemporanee. La direzione artistica è affidata a
IMARTS – International Music and Arts.
Divieti intelligenti per una festa serena
L'amministrazione ha scelto la strada dell'equilibrio. Dal 31 dicembre all'1 gennaio, in centro storico saranno vietati fuochi d'artificio e articoli pirotecnici - una decisione saggia pensando agli animali domestici e alle persone più fragili. Dalle 22 alle 6 del mattino stop anche a vendita e consumo di bevande in contenitori di vetro e lattine. In compenso, i dehor potranno restare aperti fino alle 3 del mattino, un prolungamento che permetterà di gestire meglio gli assembramenti e dare respiro agli esercenti.
Il giudizio: una festa che fa bene alla città
Questa non è la solita sagra paesana né l'evento faraonico che svuota le tasche pubbliche. È il Capodanno di una città che ha capito il proprio ruolo: essere accogliente senza perdere l'identità, moderna senza dimenticare la storia.
Righi ha centrato l'obiettivo: "Una festa per tutti e tutte", dice. E per una volta, sembra che sia davvero così. Dai musei ai cinema, dal teatro alle piazze, c'è spazio per ogni età e ogni gusto. Pure per chi, come me, preferisce osservare la festa più che viverla in prima persona. L'unico rischio? Che qualcuno, abituato ai botti e al caos, possa trovare tutto questo troppo civile. Ma forse è proprio quello che serve alla nostra Carpi: un po' più di civiltà e un po' meno di fracasso. Appuntamento dunque il 31 dicembre in centro. E ricordate: portate rispetto, non bottiglie di vetro.