Carpi, l'orgoglio ferito sfida l'altra capolista: ad Arezzo per rialzare la testa


Carpi, l'orgoglio ferito sfida l'altra capolista: ad Arezzo per rialzare la testa

Il Carpi si lecca ancora le ferite dopo la beffarda sconfitta con il Ravenna, ma non c'è tempo per piangersi addosso. I biancorossi devono già fare le valigie per la Toscana, dove sabato alle 17:30 li aspetta un altro esame di maturità contro l'Arezzo, l'altra squadra che divide il comando della classifica. Una settimana da incubo per le gambe dei nostri ragazzi: la terza partita in sette giorni, un tour de force che metterebbe alla prova anche i più allenati. Ma a Carpi si sa, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Mister Cassani non nasconde la rabbia sana che serpeggia nello spogliatoio: "Siamo arrabbiati nel senso giusto della parola. La squadra ci teneva tremendamente a fare una grande partita e a vincere col Ravenna. Non ci siamo riusciti, ma i ragazzi sanno di aver disputato una prestazione di livello per gran parte dell'incontro". L'allenatore carpigiano studia già la prossima avversaria con l'occhio clinico di chi sa leggere il calcio: "L'Arezzo è una squadra completamente diversa dal Ravenna. Meno muscoli ma più cervello, meno fisicità ma tanta, tantissima tecnica. Hanno giocatori di grande qualità, specialisti dell'uno contro uno che possono accendere la partita in qualsiasi momento. Dovremo essere perfetti nella gestione dei duelli individuali". La sfida si preannuncia affascinante: due squadre che guardano tutti dall'alto, due filosofie di gioco che si confronteranno sul terreno toscano. Per il Carpi sarà l'occasione di dimostrare che la sconfitta con il Ravenna è stata solo un incidente di percorso, una di quelle serate in cui il pallone proprio non ne vuole sapere di entrare. I tifosi carpigiani sanno che i loro beniamini hanno l'orgoglio ferito e la voglia di rivalsa. E quando i biancorossi hanno questa fame negli occhi, guai a sottovalutarli.

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