Domenica 21 settembre i nostri Carabinieri si fermeranno un momento. Non per una pausa, ma per ricordare. Per onorare la memoria di un uomo che ottant'anni fa scelse di morire perché altri potessero vivere. La sezione carpigiana dell'Associazione Nazionale Carabinieri, guidata dal Luogotenente Antonello Buongiorno, dedicherà la giornata al ricordo del Vice Brigadiere Salvo D'Acquisto. Un nome che a Carpi risuona con particolare intensità, visto che proprio a lui è intitolata l'associazione locale dei Carabinieri in congedo. Era il settembre del 1943 quando a Palidoro, vicino Roma, i nazisti rastrellarono 22 civili innocenti. Li avrebbero fucilati per rappresaglia. Ma D'Acquisto si fece avanti, si accusò di un crimine mai commesso e chiese di essere giustiziato al loro posto. I tedeschi accettarono lo scambio. Ventidue vite per una. Un calcolo che dal punto di vista matematico non quadra, ma che dal punto di vista umano vale infinito. Il Vice Brigadiere aveva appena ventitré anni. Un'età in cui si pensa al futuro, ai sogni, all'amore. Lui pensò agli altri. Per questo gesto la Repubblica gli ha conferito la Medaglia d'Oro al Valor Militare e la Chiesa cattolica ha avviato il processo di beatificazione. Perché ci sono eroi che appartengono alla storia patria e altri che appartengono all'umanità intera. L'iniziativa di domenica non sarà una semplice commemorazione. Sarà un momento per riflettere su cosa significhi servire la comunità, su cosa voglia dire anteporre il bene comune a quello personale. Valori che i Carabinieri di ieri e di oggi incarnano quotidianamente, anche nelle piccole azioni di tutti i giorni nelle nostre strade. Perché ricordare Salvo D'Acquisto significa ricordare che l'eroismo non è fatto solo di grandi gesti, ma anche della scelta quotidiana di stare dalla parte giusta. Quella degli ultimi, degli indifesi, di chi ha bisogno di protezione.