Carpi prepara il Cabassi per la sfida al Perugia: quando la burocrazia diventa spettacolo


Carpi prepara il Cabassi per la sfida al Perugia: quando la burocrazia diventa spettacolo

Il calcio moderno ha le sue liturgie, e una delle più curiose è certamente quella degli accrediti stampa. Come un rito antico che precede ogni battaglia sul campo, anche per Carpi-Perugia di domenica 5 ottobre alle 17:30 si è messa in moto la macchina burocratica che regolamenta l'accesso allo storico stadio Sandro Cabassi. L'AC Carpi ha diramato le sue sacre disposizioni con la precisione di un orologio svizzero: chi vuole varcare i cancelli del Cabassi per raccontare le gesta dei biancorossi dovrà sottostare a regole ferree come quelle di un convento benedettino. Giornalisti, fotografi e operatori dovranno inviare le loro suppliche digitali entro le 18:00 di giovedì 2 ottobre all'indirizzo ufficiostampacarpicalcio@gmail.com, allegando tesserino dell'ordine, documento d'identità e richiesta su carta intestata. Una procedura che ricorda i tempi in cui per ottenere udienza dal sindaco bisognava presentarsi con tanto di cappello in mano e raccomandazione del parroco. Ma la vera curiosità arriva con gli accrediti per società sportive e osservatori: un solo accredito per società, come se fosse l'ultimo biglietto per l'Arca di Noè. Anche i procuratori dei tesserati carpigiani avranno diritto a un solo lasciapassare, trasformando ogni accredito in un bene prezioso quanto l'oro di Carpi ai tempi dei Pio. Le tessere federali CONI, FIGC e AIA seguono lo stesso destino: si arriva primi, si mangia. Gli altri restano a guardare dalla strada, come nelle domeniche di quarant'anni fa quando il Cabassi traboccava di passione popolare. Il vecchio stadio intitolato al partigiano Sandro Cabassi, con la sua storia che affonda le radici nel 1928 e il suo velodromo ormai fantasma, si prepara dunque ad accogliere questo match con la stessa solennità di sempre. Dalla sua inaugurazione ufficiale del 21 ottobre 1928, quando ancora si chiamava Polisportivo, fino alle moderne esigenze della Serie C, il Cabassi ha visto passare generazioni di cronisti e appassionati. Oggi, con una capienza ridotta ma il fascino intatto, continua a essere il cuore pulsante del calcio carpigiano. Che poi, a pensarci bene, tutta questa precisione burocratica nasconde l'emozione genuina per una partita che, al di là degli accrediti e delle carte intestate, vedrà il Carpi cercare punti preziosi davanti al suo pubblico. Perché alla fine, quando l'arbitro fischierà l'inizio, poco importeranno tesserini e documenti: conteranno solo i novanta minuti sul rettangolo verde e la passione di chi, accreditato o meno, amerà questi colori biancorossi fino all'ultimo respiro.

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