Un intervento che sa di fantascienza è andato in scena all'
ospedale Ramazzini di Carpi nelle scorse settimane. Protagonista un paziente di 83 anni che, grazie alla tecnologia e all'expertise dei nostri medici, è tornato a casa dopo un'operazione che fino a poco tempo fa sarebbe stata impensabile.
Il miracolo della telemedicina
La storia che vi raccontiamo oggi dimostra come
Carpi sia diventata un punto di riferimento nazionale per l'innovazione medica. L'équipe del dottor
Mauro Manno, gastroenterologo del Ramazzini, ha eseguito un intervento in diretta collegamento con l'
ospedale Charles Pompidou di Parigi, utilizzando speciali "smart glass" - occhiali di ultima generazione che permettono di condividere in tempo reale ogni momento dell'operazione. Il paziente, proveniente da fuori regione e con importanti problemi di salute legati all'età, presentava una grave ostruzione delle vie biliari che gli impediva il normale deflusso della bile, causando un ittero progressivo che metteva a rischio la sua vita.
Una procedura da manuale
L'intervento, tecnicamente chiamato
epato-gastroanastomasi ecoendoscopica, è una procedura mini-invasiva avanzata riservata ai casi più complessi, quando le tecniche tradizionali non sono praticabili. Un trattamento di frontiera, eseguito solo in pochissime occasioni in tutta Italia. Sotto guida ecoendoscopica, gli specialisti del Ramazzini hanno raggiunto un ramo della via biliare attraverso una puntura del fegato passando dallo stomaco, inserendo un filo guida e posizionando una protesi che consente alla bile di defluire direttamente nello stomaco. Un'ora di lavoro per restituire una funzione vitale a questo anziano signore.
Il team dell'eccellenza carpigiana
L'operazione è stata condotta dal dottor
Manno insieme ai dottori
Tommaso Gabbani e
Giuliano Bonura, supportati dal team infermieristico guidato da
Lena Mazur e dall'anestesista
Maria Grazia Bufi, del reparto diretto dal dottor
Alessandro Pignatti. Ma il vero valore aggiunto è stata la consulenza in tempo reale del professor
Pérez-Cuadrado-Robles, uno dei massimi esperti mondiali di endoscopia interventistica, collegato dall'ospedale parigino. Una collaborazione nata grazie all'esperienza formativa della dottoressa
Paola Soriani, che ha svolto un periodo di training proprio a Parigi.
Le parole dei protagonisti
"Questo intervento rappresenta il risultato di un percorso di crescita professionale, investimento tecnologico e lavoro di squadra", spiega il dottor
Manno. "Dimostra l'importanza di essere all'interno di un network internazionale di altissimo livello. La possibilità di trattare pazienti fragili con tecniche mini-invasive avanzate è oggi uno degli obiettivi centrali della nostra attività". L'assessore regionale alla Sanità
Massimo Fabi non nasconde l'orgoglio: "Questo intervento non è soltanto uno straordinario successo dal punto di vista medico, ma ci dimostra i risultati che possiamo raggiungere quando investiamo nel nostro servizio sanitario pubblico e nella sua capacità di inserirsi nei centri di eccellenza internazionali".
Carpi al centro dell'innovazione
Il Ramazzini si conferma così tra i pochissimi centri d'eccellenza in Italia capaci di eseguire procedure così complesse. Una realtà che fa onore alla nostra città e dimostra come, quando si investe in competenze e tecnologie, anche un ospedale "di provincia" possa competere con i migliori centri europei. Il paziente 83enne, dopo un breve ricovero post-operatorio, è stato dimesso e ha potuto fare ritorno a casa. Una storia a lieto fine che ci ricorda come la medicina moderna, quando è nelle mani giuste, possa davvero compiere piccoli miracoli quotidiani.