Il
bollino rosso di Arpae ha suonato l'allarme e
Carpi si prepara a tre giorni di "dieta forzata" per i motori. Da sabato 8 novembre fino a lunedì 10, la nostra città entrerà in modalità emergenza smog, con limitazioni che questa volta non risparmiano nemmeno i
diesel Euro 5. Una decisione che arriva dritta dalle previsioni di
superamento dei limiti di PM10, quelle polveri sottili che rendono l'aria densa come la nebbia padana ma molto meno poetica.
L'allarme che viene dal cielo
Non è una sorpresa, diciamocelo: ogni autunno
l'Emilia Romagna si ritrova a fare i conti con l'inquinamento atmosferico.
Arpae, l'agenzia regionale per l'ambiente, ha emesso il suo verdetto con il consueto
bollettino rosso pubblicato su liberiamolaria.it. Oltre a Carpi, anche
Modena,
Sassuolo e
Formigine nella nostra provincia dovranno stringere la cinghia, insieme alle città di
Piacenza,
Parma e
Reggio Emilia. Il meccanismo è rodato: i controlli vengono effettuati ogni lunedì, mercoledì e venerdì. Quando le previsioni indicano sforamento, scattano le misure emergenziali dal giorno successivo fino al nuovo controllo. Stavolta il dado è stato tratto giovedì per il weekend.
Chi si ferma e dove
L'area del
divieto di circolazione rimane quella di sempre: il cuore pulsante di Carpi delimitato da
tangenziale Losi,
strada provinciale 413,
tangenziale 12 luglio 1944,
via Griduzza,
via Cavata,
via Secchia e il
cavalcavia di Lama di Quartirolo fino a
via Cattani. Un perimetro che i carpigiani conoscono ormai a memoria. Dalle
8.30 alle 18.30, dovranno restare a casa tutti i veicoli più inquinanti:
benzina fino a Euro 2,
diesel fino a Euro 4, i
gpl/benzina e
metano/benzina fino a Euro 2, e naturalmente
ciclomotori e motocicli fino a Euro 2. La novità, che farà storcere il naso a molti automobilisti, è il
fermo anche dei diesel Euro 5, solitamente graziati durante la settimana.
I parcheggi scambiatori: l'ancora di salvezza
Per chi proprio non può fare a meno dell'auto, restano sempre accessibili i
parcheggi scambiatori: quello di
via Sigonio (raggiungibile da via Lama di Quartirolo), di
via Ugo da Carpi (da via Cattani), di
via Peruzzi (dalla tangenziale Losi),
piazzale Donatori di sangue (da tangenziale e via Molinari) e di
via Lago d'Idro (dalla rotatoria tra 12 luglio 1944 e Griduzza).
Non solo auto: le altre misure
Ma l'emergenza smog non guarda solo ai motori. Restano in vigore tutte le
misure ordinarie che ormai fanno parte del paesaggio invernale carpigiano:
termostati a 19 gradi in case, uffici e attività commerciali (17 per industrie e artigianato),
divieto di tenere acceso il motore durante le soste e
stop agli impianti di riscaldamento a biomassa sotto le 4 stelle quando ci sono alternative. Vietate anche le
combustioni all'aperto - addio ai falò autunnali - e gli
abbruciamenti di residui vegetali. Unica concessione: i barbecue restano permessi, perché evidentemente l'amore per la griglia è più forte dell'inquinamento.
Una domenica ecologica "rinforzata"
Particolare ironia della sorte: le misure emergenziali includeranno anche la
domenica ecologica del 9 novembre, rendendola ancora più restrittiva del solito. Una domenica che si preannuncia davvero "verde", almeno nelle intenzioni. Le restrizioni verranno revocate solo se le
previsioni di lunedì 10 novembre daranno il via libera, segnalando un ritorno sotto i valori limite delle PM10. Fino ad allora,
Carpi si preparerà a respirare un po' meglio, anche se a caro prezzo per chi dipende dai veicoli diesel più moderni. Per chi volesse approfondire tutte le regole della
manovra antismog, il Comune ha dedicato una sezione speciale del proprio sito istituzionale, dove trovare tutti i dettagli di una battaglia che, ogni inverno, vede la nostra città in prima linea contro l'inquinamento atmosferico.