Carpi si prepara a vivere il Natale con il vescovo


Carpi si prepara a vivere il Natale con il vescovo
La città si stringe attorno alle celebrazioni natalizie che vedranno monsignor Erio Castellucci protagonista di un calendario ricco di appuntamenti, dalla Notte di Natale fino all'Epifania. Un programma che ha già preso il via con una toccante visita del vescovo alla residenza per anziani "Il Quadrifoglio".

Un Natale che inizia tra gli anziani

La mattinata di ieri ha visto monsignor Castellucci celebrare la santa messa alla residenza "Il Quadrifoglio", circondato dagli ospiti delle strutture "Il Carpine" e dalla grande famiglia di operatori, volontari e familiari che ogni giorno rendono meno soli i nostri anziani. Un gesto che la dice lunga sul vescovo che abbiamo: prima di pensare alle grandi cerimonie in Cattedrale, ha voluto iniziare il suo Natale tra chi spesso rischia di essere dimenticato. Gli ospiti non si sono lasciati sfuggire l'occasione e hanno ringraziato il vescovo con doni simbolici. Piccoli gesti che, in tempi come questi, valgono più di mille parole.

Le celebrazioni in Cattedrale: un calendario da non perdere

La Diocesi ha reso noto il calendario completo delle celebrazioni che si terranno nella nostra Cattedrale, e c'è davvero l'imbarazzo della scelta per chi vuole vivere intensamente questo Natale 2024:

La Vigilia e il giorno di Natale

Il 24 dicembre, la Notte di Natale vedrà due momenti importanti: alle 22 la messa animata dalla Corale Savani e a mezzanotte la solenne celebrazione presieduta da monsignor Gildo Manicardi, vicario generale della diocesi. Il 25 dicembre alle 10.45 sarà poi il vescovo Castellucci a presiedere la messa del giorno di Natale, accompagnato dalla Schola Cantorum.

Il ricordo di Odoardo Focherini

Particolarmente significativo l'appuntamento del 28 dicembre alle 18, quando il vescovo presiederà una celebrazione che unisce due momenti storici: la chiusura dell'Anno Santo della Speranza - il Giubileo indetto da Papa Francesco che si concluderà il 6 gennaio 2026 - e l'81° anniversario del martirio del Beato Odoardo Focherini. Per chi non lo ricordasse, Focherini fu un carpigiano doc, nato nel 1907, che pagò con la vita il suo impegno per salvare oltre cento ebrei dalla persecuzione nazista. Morì nel campo di concentramento tedesco di Hersbruck il 27 dicembre 1944, a soli 37 anni. Un giornalista cattolico, padre di sette figli, che la Chiesa ha beatificato nel 2013 riconoscendone il martirio "in odium fidei". Una figura che Carpi non può e non deve dimenticare.

Gli altri appuntamenti da segnare

Il calendario prosegue con il 31 dicembre alle 18, quando monsignor Manicardi presiederà la messa di ringraziamento per l'anno trascorso con il tradizionale canto del Te Deum. Il 1° gennaio 2025 sarà una data doppiamente speciale: non solo si celebrerà la 59ª Giornata Mondiale della Pace, ma si ricorderanno anche i cinque anni dall'inizio del ministero di monsignor Castellucci alla guida della Chiesa carpigiana. Un anniversario che testimonia come il tempo voli, ma anche come la presenza del vescovo sia ormai parte integrante della vita della nostra comunità. Infine, il 6 gennaio alle 10.45, monsignor Manicardi chiuderà il ciclo delle celebrazioni con la messa dell'Epifania.

Una tradizione che resiste

In un'epoca in cui tutto sembra correre verso la virtualità e la fretta, vedere una comunità che si raccoglie ancora attorno ai suoi riti più antichi fa un certo effetto. Non è nostalgia del passato, ma la consapevolezza che certi valori - la solidarietà verso gli anziani, la memoria dei nostri martiri, la ricerca della pace - non passano mai di moda. Monsignor Castellucci e il suo staff hanno preparato un programma che sa parlare sia al cuore dei credenti più devoti sia a chi, magari, si avvicina alla chiesa solo nelle grandi occasioni. Perché alla fine, al di là delle fedi personali, questi momenti ci ricordano che Carpi è ancora una comunità capace di fermarsi, riflettere e stare insieme. Un Natale che inizia tra gli anziani e si conclude ricordando chi ha dato la vita per la giustizia: forse è proprio questo il senso più autentico delle feste che ci aspettano.
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