Carpi si veste da chef per tre giorni


Carpi si veste da chef per tre giorni

Dal 26 al 28 settembre, la nostra Piazza Martiri si trasforma in un teatro del gusto dove protagonisti saranno i sapori che hanno reso grande l'Emilia-Romagna. Torna infatti l'EmiliaFoodFest, giunto alla sua quarta edizione, e stavolta promette di essere ancora più ricco e appetitoso. Non è solo questione di buona tavola, come ci tiene a precisare il sindaco Riccardo Righi: "In questi tre giorni Carpi diventa una grande vetrina del gusto, dove la bontà dei nostri prodotti trova nella bellezza della Piazza Martiri lo scenario perfetto per brillare". Insomma, cultura e cucina che si sposano sotto i portici della città, in un matrimonio che ogni anno diventa più solido. Quest'anno il festival si arricchisce di due new entry d'eccezione: la stria carpigiana e il cappelletto di Carpi ottengono il riconoscimento De.Co., entrando ufficialmente nel pantheon delle specialità locali. Come spiega l'assessora Paola Poletti: "I nostri produttori sono veri artisti che sanno raccontare attraverso il cibo la nostra identità". E quando si parla di identità a tavola, qui a Carpi non si scherza. La manifestazione non guarda solo in casa propria. Quest'anno ospita la Lombardia come regione invitata, in quello che Roberto Zani di CNA Carpi definisce "un modo per superare il campanilismo e aprirsi al confronto". Perché il buon cibo, si sa, non conosce confini amministrativi. Anche il mondo dell'impresa sostiene l'iniziativa. Giuseppe Molinari della Camera di Commercio di Modena ricorda che "il patrimonio di un territorio risiede nella capacità di promuovere le proprie eccellenze enogastronomiche". E quando si tratta di eccellenze, la nostra provincia non ha nulla da invidiare a nessuno. L'organizzatore Stefano Pelliciardi di SGP Grandi Eventi non nasconde l'entusiasmo: "Dopo il successo dello scorso anno torniamo con ancora più energia. Carpi è al centro della Food Valley, in una posizione strategica che attira visitatori da tutta la regione". E già annuncia che l'anno prossimo toccherà al Piemonte essere ospite d'onore. Tre giorni per scoprire che la via Emilia non è solo una strada, ma un percorso del gusto che parte dalle nostre tavole e arriva dritto al cuore. Appuntamento in Piazza Martiri: stavolta si mangia con gli occhi, con il palato e soprattutto con il sorriso.

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