Carpi: ultimo consiglio dell'anno


Carpi: ultimo consiglio dell'anno
Il Consiglio comunale di Carpi ha approvato nella seduta del 22 dicembre il bilancio di previsione 2026-2028, con 16 voti favorevoli della maggioranza di centrosinistra e 8 contrari dell'opposizione. Un documento da quasi 90 milioni di euro che conferma la linea della giunta Righi: mantenere invariata la pressione fiscale sui cittadini nonostante le crescenti difficoltà economiche.

La sfida del pareggio senza nuove tasse

L'assessora al Bilancio Mariella Lugli ha presentato una manovra che conferma IMU e tasse locali ai livelli attuali, una scelta definita "impegnativa ma responsabile" dal sindaco Riccardo Righi. La quadratura dei conti è stata raggiunta nonostante aumenti di spesa non comprimibili per 750.000 euro, tra rinnovi contrattuali del personale (627.000 euro), spending review statale (258.000 euro) e tagli ai trasferimenti dal Fondo di solidarietà comunale (151.000 euro). "Prima di chiedere sacrifici ai cittadini li dobbiamo chiedere a noi stessi come amministrazione", ha dichiarato il sindaco, sottolineando come la scelta di non aumentare la tassazione locale rappresenti un messaggio politico chiaro in un periodo di crescente inflazione.

Investimenti strategici tra sport, sicurezza e sanità

Il piano investimenti prevede 55 milioni di euro nel triennio, con focus su tre settori prioritari: sicurezza (5,2 milioni per la nuova sede della polizia locale), sanità (2,3 milioni per l'acquisizione delle aree del nuovo ospedale) e sport (completamento della palestra polivalente e nuovi impianti). Particolare attenzione è stata riservata alle politiche sociali, con l'aumento di 180.000 euro per il fondo affitti e il potenziamento dei servizi per anziani e disabili. Il trasferimento all'Unione Terre d'Argine cresce di 758.000 euro, raggiungendo i 26,8 milioni, il 45% della spesa corrente totale.

Il caso AIMAG: parere negativo della Corte dei Conti

Il dibattito più acceso si è concentrato sulla gestione delle partecipate pubbliche, in particolare AIMAG. La Corte dei Conti dell'Emilia-Romagna ha infatti bocciato con deliberazione n. 111 del 18 settembre 2025 l'accordo con il socio privato ERA, rilevando "criticità sulla mancanza di motivazione analitica e sulla modifica sostanziale della governance che avrebbe attribuito poteri gestionali tali da incidere sul controllo pubblico". La consigliera Monica Medici ha duramente criticato la gestione: "È inaccettabile che si parli di soluzioni 'al vaglio della società e dei comuni soci'. La società siamo noi proprietari, è la proprietà che deve decidere, non delegare tutto al consiglio di amministrazione". Il sindaco Righi ha riconosciuto la complessità della situazione, annunciando che si sta lavorando con la Corte dei Conti per definire nuovi scenari industriali entro la scadenza del CDA prevista per giugno 2026.

Critiche dell'opposizione su gestione e trasparenza

L'opposizione ha sollevato diverse critiche. Il consigliere Luca Fieni (Lega) ha parlato di "fallimento della linea Righi" su AIMAG, mentre Francesco Bonzanini ha contestato alcuni investimenti ritenuti discutibili, dal progetto via Roosevelt (con costi triplicati) agli interventi di "contrasto ai cambiamenti climatici". Particolare polemica ha suscitato la gestione dei cimiteri, dove il concessionario non ha ancora fornito i dati sulla customer satisfaction del 2025 nonostante i solleciti dell'amministrazione. Il consigliere Andrea De Rosa (Forza Italia) si è astenuto proprio per l'incompletezza di questi dati.

Le sfide future: cassa in sofferenza e grandi opere

Un elemento di preoccupazione emerso dal dibattito riguarda la situazione di cassa dell'ente, che dovrebbe chiudere il 2025 con soli 4,5 milioni di euro, una cifra considerata rischiosa per un bilancio di queste dimensioni. L'assessora Lugli ha spiegato che la situazione è monitorata costantemente e dipende in gran parte dagli anticipi fatti per i progetti PNRR. Sul fronte delle opere pubbliche, restano ancora da completare 2 milioni di interventi post-sisma del 2012, mentre procede il progetto del nuovo ospedale con termine lavori previsto per il 2034.

Verso il 2026: equilibri fragili ma obiettivi ambiziosi

Il bilancio approvato conferma l'ambizione della giunta Righi di mantenere alti i livelli di servizio senza gravare sui cittadini, ma evidenzia anche la crescente difficoltà degli enti locali a far fronte alle sfide contemporanee con risorse sempre più limitate. La partita AIMAG e la gestione delle partecipate restano nodi cruciali da sciogliere nei prossimi mesi, mentre la città si prepara ad affrontare un 2026 ricco di cantieri e trasformazioni.
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