Carpi unita per la lettura: nasce il patto tra istituzioni e cittadini


Carpi unita per la lettura: nasce il patto tra istituzioni e cittadini
Un'alleanza strategica coinvolge 19 realtà del territorio carpigiano per trasformare la città in un vero e proprio laboratorio culturale. Il Patto per la lettura del Comune di Carpi, approvato lo scorso luglio e ufficializzato con le prime adesioni di ottobre, rappresenta un'iniziativa ambiziosa che mette al centro la cultura del libro come elemento di coesione sociale e crescita collettiva.

Una rete territoriale per la cultura

Gli istituti superiori Fanti, Vallauri, Da Vinci e Meucci si sono alleati con il centro di formazione Nazareno e i comprensivi 2 e 3, creando un fronte educativo compatto. Ma il progetto va oltre la scuola: coinvolge l'Università per la libera età Natalia Ginzburg, il centro sociale Graziosi, il Movimento terza età, l'Anpi e il Mattatoyo, insieme alla Fondazione Aceg, l'Ushac Arcobaleno, il Rotary e l'Udi. A completare la rete, l'Istituto storico di Modena e le librerie La Fenice e Mondadori. Questa coalizione di 19 soggetti tra pubblico e privato formalizza un'alleanza già esistente nei fatti, come spiega l'assessore alla Cultura Giuliano Albarani: "L'adesione ampia e diversificata attesta la qualità delle relazioni e delle collaborazioni intessute in questi anni dal nostro assessorato e dal sistema bibliotecario".

L'obiettivo nazionale: diventare "Città che legge"

Il patto carpigiano non è solo un'iniziativa locale, ma si inserisce in una strategia nazionale promossa dal Centro per il libro e la lettura (CEPELL) del Ministero della Cultura. Come dimostrano i casi di Reggio Emilia e della provincia di Ravenna, i comuni che sottoscrivono questi accordi possono accedere alla qualifica di "Città che legge" e, di conseguenza, ai finanziamenti statali dedicati. Il progetto di Reggio Emilia, ad esempio, ha ottenuto 70mila euro per il programma "Parole in movimento", mentre la provincia di Ravenna ha coinvolto 18 comuni in un patto intercomunale. Carpi punta a seguire questo modello virtuoso, trasformando l'investimento culturale in opportunità concrete di sviluppo.

Un impegno quinquennale con scadenze precise

Il Patto per la lettura di Carpi sarà valido fino al 31 dicembre 2029, con possibilità di adesione annuale per nuovi soggetti. Le scadenze sono state definite con precisione: per il 2026 l'adesione è possibile fino al 31 marzo, mentre per i tre anni successivi il termine è fissato al 31 gennaio. Tutti i firmatari si impegnano a supportare la rete territoriale coordinata dal servizio Biblioteche comunale, partecipando a un Tavolo di coordinamento che si riunisce almeno una volta all'anno. Questo meccanismo garantisce continuità e verifica dei risultati, trasformando buone intenzioni in azioni concrete.

Una scommessa sul futuro della comunità

L'assessore Albarani guarda al futuro con ottimismo: "A partire da questa ampia condivisione comunitaria dei valori della civiltà del libro e della parola, ci mettiamo al lavoro per progetti, azioni, nuove partnership". L'obiettivo è chiaro: posizionare Carpi tra le "città che leggono" riconosciute dal Ministero, aprendo le porte a risorse nazionali e progetti di respiro più ampio. In un'epoca in cui la lettura compete con mille distrazioni digitali, l'iniziativa carpigiana rappresenta una risposta intelligente e lungimirante. Non si tratta solo di promuovere i libri, ma di costruire una comunità più consapevole, critica e coesa. Il successo dipenderà dalla capacità di trasformare questo patto da documento formale in motore di cambiamento culturale duraturo.
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