Carpinscienza nel mirino: quando la scienza incontra la politica


Carpinscienza nel mirino: quando la scienza incontra la politica

A Carpi si riaccende il dibattito sul confine tra educazione e politica, con protagonista questa volta la manifestazione Carpinscienza e il suo ospite d'onore Telmo Pievani, filosofo della scienza che lunedì mattina ha tenuto la lezione inaugurale dell'evento. I giovani di Fratelli d'Italia, attraverso i portavoce locali Francesco Natale e Matteo Terzilli di Gioventù Nazionale, hanno alzato la voce contro quello che definiscono un uso improprio della scuola per fini politici. Nel mirino è finito l'intervento di Pievani, accusato di aver utilizzato la sua presenza per criticare il generale Vannacci e promuovere, secondo i due esponenti del partito, "un vero e proprio elogio ideologico del multiculturalismo". "Ancora una volta le scuole carpigiane diventano terreno di propaganda politica", tuonano Natale e Terzilli, che non risparmiano critiche a quello che considerano un tentativo di "piegare un contesto educativo a logiche di parte". La loro preoccupazione si estende oltre il singolo episodio: "Gli studenti non sono spettatori da ammaestrare", affermano con decisione i due giovani politici. La polemica non si ferma ai confini cittadini ma si allarga anche a Modena, dove i rappresentanti di Gioventù Nazionale contestano la recente presenza di Don Ciotti nelle scuole. Un attacco su più fronti che rivela una strategia più ampia di monitoraggio delle attività scolastiche del territorio. "Saremo sempre in prima linea a denunciare chiunque tenti di trasformare la scuola in un laboratorio ideologico della sinistra", concludono Natale e Terzilli, lanciando quello che suona come un avvertimento per future iniziative educative che non dovessero gradire. Resta da capire se questa vigilanza politica sulle attività scolastiche rappresenti una legittima tutela della neutralità educativa o piuttosto il tentativo di limitare il confronto con idee diverse. Una questione che, come spesso accade a Carpi, divide e fa discutere, trasformando anche la scienza in un campo di battaglia ideologico.

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