Quando la passione travalica i limiti del campo, ecco che arrivano le conseguenze. È toccato a Federico Casarini, il centrocampista carpigiano doc che in questi mesi si era ritagliato un ruolo da protagonista assoluto nella mediana biancorossa, pagare il conto di un momento di troppo ardore. Due giornate di squalifica sono la sentenza del giudice sportivo per il nostro numero 8, espulso dalla panchina durante i concitati minuti finali della sfida contro l'Ascoli. Una tegola che arriva nel momento peggiore, proprio quando Casarini aveva trovato la sua dimensione ideale tra trequarti e centrocampo, diventando un perno insostituibile dello scacchiere di mister Serpini. Ma cosa è successo esattamente al 53° minuto del secondo tempo? Secondo il referto del giudice sportivo, il nostro centrocampista "ha tenuto una condotta non corretta nei confronti di un tesserato avversario" durante una revisione al VAR. Quando l'arbitro è andato al monitor per controllare un presunto rigore nell'area carpigiana, Casarini ha abbandonato l'area tecnica pronunciando "frasi irriguardose e minacciose" che hanno contribuito ad "alimentare un clima di tensione". Un episodio che sa tanto di nervosismo e di quella voglia di vincere che a volte può giocare brutti scherzi. Il ragazzo di Carpi, classe 1989, cresciuto calcisticamente nel Bologna e approdato in biancorross nel 2019, stava vivendo un momento di forma straordinario. Le sue prestazioni delle ultime settimane lo avevano reso un punto di riferimento tattico fondamentale, capace di cucire il gioco tra le linee con quella qualità che solo l'esperienza può dare. Ora però il Carpi dovrà fare a meno del suo metronomo per due partite cruciali: la sfida casalinga contro il Gubbio del 25 novembre e quella in trasferta contro la Torres del 2 dicembre. Due appuntamenti che sulla carta potrebbero dire molto sul prosieguo del campionato, e che la squadra affronterà senza uno dei suoi uomini più in forma. La società ha valutato la possibilità di presentare ricorso, ma i tempi tecnici ristretti e il calendario fitto di impegni rendono impraticabile questa strada. Non resta che stringere i denti e sperare che l'assenza di Casarini non pesi troppo sull'economia del gioco carpigiano. D'altronde, chi conosce il calcio sa che la passione è un'arma a doppio taglio: può spingere oltre i propri limiti, ma può anche far perdere la lucidità nei momenti più delicati. Federico Casarini lo ha imparato a sue spese, ma siamo certi che tornerà più forte di prima, con la stessa grinta che lo ha sempre contraddistinto, magari un po' più attento a tenere a freno l'entusiasmo quando le cose si mettono male.