Cassani vola a Londra: quando l'ambizione incontra l'umiltà


Cassani vola a Londra: quando l'ambizione incontra l'umiltà

Il Carpi chiude in bellezza

Con il pareggio casalingo contro il Guidonia Montecelio, il Carpi ha archiviato un girone d'andata da incorniciare. Settimo posto e 26 punti in cascina: un bottino che fa sorridere i tifosi biancorossi e che testimonia la solidità di una squadra che ha saputo crescere partita dopo partita. Se guardiamo i numeri con occhio storico, il quadro diventa ancora più interessante. Stefano Cassani, subentrato questa estate al posto di Cristian Serpini, ha guidato i suoi ragazzi a un rendimento che trova pochi precedenti nella storia carpigiana. Dal secondo dopoguerra a oggi, solo cinque volte il Carpi aveva fatto meglio a metà stagione nei tornei di terzo livello.

Un posto nella storia del Carpi

La media di 1,44 punti a partita profuma di solidità e ambizione. Certo, il primato resta alla stagione 2019-20 di Giancarlo Riolfo con quei 41 punti che viaggiavano al ritmo di 2,16 punti a gara. Ma i tempi erano diversi, e anche le aspettative. Quello che colpisce dell'attuale Carpi è la maturità dimostrata: meno vittorie roboanti, forse, ma anche meno sconfitte clamorose. Una squadra che ha imparato a non perdere, virtù non da poco in un campionato dove ogni punto può valere una stagione.

L'allenatore che non va in vacanza

Mentre i giocatori si godono il meritato riposo natalizio, mister Cassani ha già fatto le valigie per Londra. Destinazione: il centro di allenamento del Chelsea di Enzo Maresca, l'italiano che sta facendo parlare di sé in Premier League. Una scelta che dice molto dell'uomo e del tecnico: quando potresti staccare la spina, tu invece cerchi nuovi stimoli, nuove idee da portare a casa. È questo spirito che fa la differenza tra un allenatore qualunque e uno che vuole crescere davvero.

Da Carpi a Stamford Bridge

Enzo Maresca, campano classe 1980, rappresenta quel ponte ideale tra calcio italiano e inglese che Cassani vuole attraversare. L'ex centrocampista di Juventus, Fiorentina e Siviglia sta dimostrando al Chelsea che le idee tattiche italiane possono sposarsi perfettamente con l'intensità della Premier League. Per Cassani sarà un'occasione unica di osservare da vicino una realtà calcistica che non conosce pause, nemmeno a Natale. Metodologie di allenamento, gestione del gruppo, approccio mentale: tutto materiale prezioso da metabolizzare e riportare nella pianura padana.

Il ritorno e le sfide future

Il 29 dicembre Cassani tornerà al lavoro con la testa piena di appunti e la valigia carica di idee. Il 3 gennaio ad Alessandria, contro la Juventus Next Gen, ci sarà il primo banco di prova del girone di ritorno. Sarà interessante vedere se dall'esperienza londinese emergeranno spunti tattici o motivazionali da trasferire ai suoi ragazzi. Perché il bello del calcio è proprio questo: l'idea che si può sempre imparare qualcosa, anche dal campionato più lontano. Il Carpi può permettersi di sognare, ma con i piedi per terra. E se il tecnico dedica le sue ferie a studiare il Chelsea, forse i tifosi possono davvero sperare in qualcosa di speciale per questo 2025.
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