Che spettacolo alla prima di campionato: Budrione e Club Giardino si spartiscono la posta in un derby da antologia


Che spettacolo alla prima di campionato: Budrione e Club Giardino si spartiscono la posta in un derby da antologia

L'estate è finita, signori miei, e si ritorna sul campo dove le cose si fanno sul serio. I campionati amatori Uisp hanno riaperto i battenti e subito ci hanno regalato una di quelle partite che restano nel cuore: Budrione contro Club Giardino, il derby carpigiano per eccellenza, finito con un pirotecnico 3-3 che ha fatto tremare le tribune. Una storia di due squadre, una sola passione. Il Club Giardino si presentava all'appuntamento con l'infermeria piena e le panchine corte, mentre i ragazzi del Budrione avevano negli occhi quella fame tipica di chi ha passato l'estate ad allenarsi pensando già al primo fischio d'inizio. E infatti, fin dai primi minuti, i biancoverdi hanno fatto valere la loro superiorità numerica e atletica. Il primo squillo porta la firma di Matteo Raimondo, che con un assist da manuale serve De Chiara. Quest'ultimo, con la classe del veterano che sa dove andare a parare, pennella per Andrea Quattrocchi, che davanti a Sammarini non trema e porta avanti il Budrione. Ma nel calcio carpigiano, si sa, non esistono partite facili nemmeno quando sembri avanti di tre gol. Il pareggio del Giardino arriva puntuale grazie ad Andrea Tabarroni, che trasforma in oro una delle tante occasioni create dalla squadra. Il match si accende come un falò di San Giovanni: Scacchetti trova Barletta in profondità, e quest'ultimo, con una di quelle giocate che nascono più dalla disperazione che dalla tecnica, cade e calcia quasi per caso. Il pallone, con una lentezza quasi teatrale, rotola verso la porta e si infila per il 2-1. Ma quando pensi di aver visto tutto, ecco che arriva il colpo di scena: rigore per il Giardino, mano di un difensore budrionese che l'arbitro non può proprio ignorare. Quattrocchi, dal dischetto, è glaciale come il Secchia a gennaio: 2-2 e primo tempo che si chiude con il Budrione favorito ma il Giardino ancora vivo. La ripresa inizia con Francesco James Lugli che dalla bandierina disegna una parabola perfetta per la testa di Barletta, doppietta personale e 3-2 per il Budrione. Sembrava fatta, ma chi conosce il calcio carpigiano sa che fino all'ultimo fischio non si può mai stare tranquilli. E infatti, proprio quando stavano per suonare le campane della vittoria biancoverde, ecco Quattrocchi ancora lui, ancora protagonista. Un errore difensivo, la prontezza del bomber del Giardino, e il 3-3 finale che fa giustizia di una partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Sipario su un derby che ci ricorda perché amiamo questo sport: passione, agonismo, colpi di scena e quella sana rivalità che unisce più di quanto divida. Budrione e Club Giardino hanno mandato un messaggio chiaro alle altre pretendenti: quest'anno la lotta per il titolo sarà più avvincente che mai.

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