Chimar spegne 25 candeline: da startup a colosso da 75 milioni


Chimar spegne 25 candeline: da startup a colosso da 75 milioni
È iniziata come tante storie imprenditoriali della nostra terra: un'idea, due amici e la voglia di mettersi in gioco. Oggi Chimar festeggia i suoi primi venticinque anni con numeri che fanno girare la testa: oltre 75 milioni di euro di fatturato e più di 500 dipendenti. Una crescita che racconta molto del tessuto economico carpigiano e della sua capacità di generare eccellenze.

Il meeting che celebra un quarto di secolo

A Villa La Personala di Mirandola, nel tradizionale meeting di fine anno, i vertici aziendali hanno riunito tutto il personale del Gruppo. Non la solita festa aziendale, ma un momento per fare il punto su un percorso straordinario. Sul palco Giovanni e Marco Arletti, i co-fondatori che rispettivamente ricoprono i ruoli di Presidente e Amministratore Delegato, insieme a Francesca Praudi, CFO e membro del Consiglio di Amministrazione. "L'anno che sta volgendo al termine è stato molto positivo", ha dichiarato Marco Arletti. E i numeri gli danno ragione: un +3% sul fatturato rispetto al 2024, nonostante un contesto macroeconomico tutt'altro che favorevole. Un risultato che testimonia la solidità di un'azienda che ha saputo navigare le turbolenze degli ultimi anni senza perdere la bussola.

Investimenti strategici e visione green

Quello che colpisce di più è la determinazione con cui Chimar guarda al futuro. Oltre il 10% del fatturato viene destinato a investimenti strategici, una percentuale che molte aziende italiane si sognano. L'innovazione digitale fa da padrone: nuove soluzioni software per i clienti e sistemi informativi sempre più evoluti.

La svolta sostenibile

Ma è sul fronte della sostenibilità che l'azienda carpigiana sta scrivendo pagine interessanti. Tre impianti fotovoltaici installati tra la sede principale, Adro (BS) e Parma alimentano sistemi di raffrescamento e riscaldamento con pompe di calore. Non si tratta solo di una scelta etica, ma di una strategia industriale lungimirante che migliora le condizioni di lavoro e riduce i costi energetici.

L'eccellenza spiegata da uno chef stellato

Ospite d'onore della giornata Andrea Incerti Vezzani, chef del ristorante stellato Cà Matilde. Una scelta non casuale: chi meglio di un maestro della cucina può parlare di eccellenza, miglioramento continuo e personalizzazione? I valori che accomunano una brigata di cucina e un team aziendale sono più simili di quanto si possa pensare: la ricerca della perfezione, l'attenzione al dettaglio, la capacità di reinventarsi.

Un premio che guarda alle nuove generazioni

A chiudere la giornata, la nona edizione del premio dedicato ai figli dei dipendenti. Alla presenza dell'assessore alle politiche educative del Comune di Carpi Giuliano Albarani, sono stati premiati gli studenti meritevoli dalla scuola primaria fino alla laurea magistrale. Un gesto che va oltre la responsabilità sociale: è un investimento nel futuro della nostra comunità.

Il segreto di un successo tutto carpigiano

Venticinque anni dopo, guardando i numeri e ascoltando le parole dei protagonisti, viene da chiedersi quale sia il segreto di questo successo. Forse sta proprio in quella capacità tutta emiliana di tenere i piedi per terra mentre si costruisce qualcosa di grande. Di investire sul territorio senza dimenticare le radici, di crescere senza perdere l'anima. Chimar oggi è un'azienda che dialoga con multinazionali e realtà internazionali, ma che non ha mai smesso di credere nella formazione, nell'innovazione e nelle persone. Una storia che fa bene al cuore e al portafoglio della nostra città, dimostrando che anche da Carpi si può guardare al mondo con ambizione e successo.
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