Dal
12 al 16 novembre, il
Cinema Astra di Modena si trasforma nel cuore pulsante del dibattito sociale contemporaneo con la
XVI edizione del Modena Viaemili@docfest. Un festival che non ha paura di guardare in faccia la realtà, raccontando storie che scuotono, commuovono e fanno riflettere attraverso il potente linguaggio del documentario.
Un'apertura che lascia il segno
Il festival si aprirà mercoledì
12 novembre alle 21.30 con un documentario che porta con sé il peso della cronaca più drammatica:
"Put your soul on your hand and walk" della regista iraniana
Sepideh Farsi. Un film che racconta l'incontro a distanza tra una regista in esilio a Parigi e
Fatma Hassouna, coraggiosa fotoreporter che documentava l'assedio di Gaza. La tragica ironia del destino ha voluto che, proprio il giorno dopo l'annuncio della selezione al
Festival di Cannes, un bombardamento spezzasse la vita di Fatma e gran parte della sua famiglia. Il ricavato della serata (biglietto unico a
5 euro) sarà devoluto al progetto
Help Gaza Now per sostenere la popolazione civile palestinese. Un gesto che trasforma la partecipazione in un atto concreto di solidarietà.
Un programma che non lascia indifferenti
Roberto Roversi, direttore artistico del festival e presidente
UCCA, ha costruito un programma che attraversa i temi più urgenti del nostro tempo: dalla condizione lavorativa contemporanea alla salute mentale, dalla violenza sulle donne alle narrazioni femminili, senza dimenticare uno sguardo verso il futuro del cinema.
Giovedì 13 novembre sarà la giornata dedicata al lavoro, in collaborazione con la
Fondazione Marco Biagi. Protagonista il documentario
"She" di
Parsifal Reparato, che dà voce alle operaie vietnamite costrette a turni di 12 ore nell'industria elettronica dove l'80% della forza lavoro è femminile.
Venerdì 14 i riflettori si accendono sulla salute mentale con il contest
"Meglio matti che corti" e il documentario
"Il Faro: il fantastico viaggio della Banda Rulli Frulli", che racconta la rinascita nelle terre emiliane colpite dal terremoto attraverso la musica creata con oggetti di riciclo.
Un festival che guarda al futuro
Sabato 15 novembre spazio alle narrazioni femminili con
"Nonostante le cicatrici" di
Felix Rier, storia di una danzatrice che trasforma il trauma in arte, e
"Scrivere la vita" dedicato alla premio Nobel
Annie Ernaux. La chiusura di
domenica 16 sarà dedicata alle riflessioni sul futuro del cinema con il talk
"Fare cultura in tempi incerti" e una selezione di cortometraggi ibridi che esplorano nuovi linguaggi cinematografici.
Informazioni pratiche
Quando: Dal 12 al 16 novembre 2024
Dove: Cinema Astra, Modena
Orari: Apertura cinema e bar ore 20.00
Biglietti: Da gratuito a 5 euro (ingresso unico per le serate a pagamento)
Programma completo: www.modenaviaemiliadocfest.it Il festival, curato da
Arci Modena e
UCCA in collaborazione con la
Fondazione Marco Biagi, conferma la sua vocazione di "spazio sicuro" per tutte le soggettività, mantenendo l'attenzione alla sostenibilità ambientale e ai valori di inclusione che lo contraddistinguono da sempre. Come sottolinea l'assessore alla Cultura
Andrea Bortolamasi:
"Il cinema del reale porta ad un pubblico ampio e trasversale temi che meritano attenzione e sostegno". E in questi tempi difficili, il
Modena Viaemili@docfest si conferma un appuntamento imprescindibile per chi crede che la cultura possa ancora cambiare il mondo, una proiezione alla volta.