Cinquant'anni di voci che raccontano Carpi: la Corale Savani celebra con un viaggio nel tempo


Cinquant'anni di voci che raccontano Carpi: la Corale Savani celebra con un viaggio nel tempo

Mezzo secolo di musica, di voci che si intrecciano e di una passione che non conosce età. La Corale Savani di Carpi si prepara a chiudere in grande stile i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno con uno spettacolo che promette di essere molto più di un semplice concerto. Il prossimo 7 novembre, alle 21, il Teatro Comunale ospiterà "Il tempo di Savani", un evento teatrale-musicale che renderà omaggio non solo al coro nato nel settembre 1974, ma soprattutto alla figura di Giuseppe Savani (1855-1920), il musicista carpigiano che ha dato il nome a questa storica formazione corale. Villiam Stefani, presidente della Corale, non nasconde l'emozione per questo momento speciale: "Arriviamo molto carichi a questo ultimo evento del nostro cinquantennale. È il coronamento di un anno davvero intenso, che ci ha fatto riflettere sulla nostra storia e sulla ricchezza del nostro repertorio". E che anno è stato! I festeggiamenti sono iniziati il 27 settembre 2024 nel Duomo di Carpi con un concerto sacro dedicato a Vivaldi e Karl Jenkins, per poi proseguire con una serie di appuntamenti che hanno toccato tutta la città: dalla Chiesa di San Bernardino Realino al Centro Sociale "Loris Guerzoni", fino al suggestivo Chiostro San Rocco, dove si è celebrato anche il quarantennale della Rassegna corale. Ma è l'ultimo spettacolo quello che cattura davvero l'immaginazione. "Il tempo di Savani" non è solo un omaggio al musicista carpigiano, ma un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, dall'Italia unita alla Grande Guerra, passando per l'abbattimento delle mura cittadine, l'arrivo della ferrovia e dell'elettricità, fino al primo cinematografo. Un'epoca di grandi trasformazioni che Giuseppe Savani ha vissuto in prima persona, facendo il musicista in una Carpi che cambiava volto. "Il contrasto tra la sua ricerca di equilibrio e l'instabilità del mondo circostante", spiega Stefani, "ci ha convinti che raccontare il suo tempo stimola una riflessione anche sul rapporto tra noi individui di oggi e la società in cui viviamo". Sul palcoscenico, accanto alle voci della Corale Savani, si alterneranno l'Ocarina Ensemble Budrio, il Gruppo Teatrale Mandriolo e Simone Maretti. Ma la sorpresa più grande è forse "COR(t)O muto", un film muto originale scritto, diretto e interpretato dalla stessa corale appositamente per questo spettacolo - un omaggio al cinema delle origini che promette di stupire il pubblico carpigiano. La Corale Savani deve la sua nascita alla lungimiranza della maestra Luisa Cavazzoli Lugli, di don Angelo Chiossi (parroco di San Bernardino Realino) e di Iolanda Battini. In cinquant'anni, questo gruppo di appassionati ha saputo mantenere viva quella "apertura a tutto tondo verso le espressioni musicali" che li contraddistingue: dalla musica sacra al rock, dal canto popolare alle polifonie rinascimentali, fino alle sperimentazioni più moderne. L'appuntamento del 7 novembre, patrocinato dal Comune di Carpi e sostenuto da Aerco (Associazione Emiliano Romagnola Cori), sarà a ingresso libero e gratuito. Un regalo che la Corale Savani fa alla sua città, dopo cinquant'anni di musica condivisa. Come dice lo stesso Stefani: "Ci tengo a ringraziare il pubblico dei nostri fan, che sono sempre intervenuti numerosi e che con i loro calorosi applausi ci hanno davvero trasmesso entusiasmo, sostegno ed emozione". E chissà che questo viaggio nel tempo di Giuseppe Savani non ci ricordi quanto la musica, ieri come oggi, sia il linguaggio universale che unisce generazioni e trasforma una città in una grande famiglia.

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