Consiglio comunale di Carpi: una notte tra pace, pannolini per cani e referendum


Consiglio comunale di Carpi: una notte tra pace, pannolini per cani e referendum
Quando il cronometro segna l'una e venti di notte e il sindaco Alberto Righi dichiara chiuso il consiglio comunale di Carpi del 29 maggio 2025, viene spontaneo chiedersi se non sia il caso di rivedere i tempi della politica locale. Ma andiamo con ordine, perché questa lunga serata ha regalato momenti degni di una commedia brillante.

L'apertura: tra ricordi del sisma e gaffe istituzionali

La seduta si apre con una gaffe che avrebbe fatto sorridere Umberto Eco: il sindaco Righi commemora il 29 maggio, anniversario del terremoto del 2012, senza aver avvisato i capigruppo. La consigliera Arletti di Fratelli d'Italia non se la lascia scappare: "Le comunicazioni vanno comunicate ai capigruppo, per rispetto dell'istituzione". Touché.

La variazione di bilancio: quando 1.000 euro diventano un caso

Si parte con una variazione di bilancio da 24.400 euro per i servizi cimiteriali. La consigliera Carletti (Fratelli d'Italia) scova subito l'inghippo: "Nella documentazione c'è scritto 23.180 euro, non 24.400". Il dirigente Antonio Castelli spiega pazientemente che nelle gare si prevede sempre qualcosa in più, ma Carletti non molla e vota contro per principio. La delibera passa comunque, ma non senza polemiche sulla gestione del cimitero, definito dalla stessa Carletti "fonte di criticità" già segnalate nella primavera 2023.

Il coordinamento per la pace: quando essere contro la guerra non basta

Seconda delibera della serata: l'adesione al Coordinamento nazionale enti locali per la pace e i diritti umani. Costa 1.000 euro all'anno e l'assessore Giuliano Albarani la presenta come un'opportunità di "fare rete" per promuovere la cultura della pace. Il consigliere Cortesi di Carpi Civica non ci sta: "Chi è contro la pace qui dentro? Nessuno. Ma a cosa serve questa associazione nata nel 1986 che non ha ottenuto alcun risultato visibile?". Aggiunge provocatoriamente: "È come Miss Italia: qual è il tuo desiderio più grande? La pace nel mondo". La consigliera Medici va ancora più a fondo: "Con 1.000 euro per 700 comuni fanno 700.000 euro all'anno. Non ne ho mai sentito parlare di questo coordinamento". E propone di investire piuttosto sulle associazioni locali. Dal centrosinistra replica il consigliere Truzi: "È difficile misurare la pace. Non sappiamo quante vite ha salvato l'associazionismo per la pace, ma sappiamo quanti morti fanno le guerre". La delibera passa con 16 voti favorevoli.

Il regolamento per gli animali: tra pannolini per cani e gatti al guinzaglio

Terza delibera: il regolamento comunale per i diritti e il benessere degli animali. L'assessora Serena Pedrazzoli spiega che è sostanzialmente un compendio di normative già esistenti, ma la discussione si accende subito sull'articolo 18. La consigliera Medici va dritta al punto: "Come dimostro di avere l'acqua per diluire le urine del cane? Devo portare una bottiglietta da mezzo litro, uno, due litri, una tanica da dieci?". Il dirigente Alberto Bracali risponde diplomaticamente: "Dipende dalla dimensione del cane e dal buon senso". Il consigliere De Rosa rilancia: "Come faccio a impedire che il mio cane urini nei portici?". La risposta: "Per quanto possibile". Ma è la consigliera Medici a regalare il momento più surreale: "Ho imparato che esistono i pannolini per cani. Allora, se mio nipote lo porto in giro col pannolino, perché il cane no? Vuoi fare il giro in piazza con il tuo bel cane nuovo? Gli metti il pannolino". Il regolamento passa con 23 favorevoli e un astenuto (Forza Italia).

La battaglia delle mozioni: tra infrastrutture e referendum

Sulla mozione della Lega per le infrastrutture (metropolitana di superficie e Cispadana), il dibattito si scalda. Il consigliere Bonzanini presenta un testo articolato, ma il sindaco Righi gli fa notare che molti punti sono già stati trattati in provincia. Il consigliere Affuso del PD critica: "È un minestrone, metti tutto insieme e speri che lo approviamo?". La mozione viene respinta con 14 contrari e 9 favorevoli.

Il gran finale: referendum e democratici

Si arriva all'una di notte con la mozione del PD per promuovere la partecipazione ai referendum dell'8-9 giugno. La consigliera Cumaraco la presenta come un dovere democratico, ma il consigliere Bonzanini della Lega non ci sta: "Tre anni fa, quando i referendum li proponevamo noi sulla giustizia, avete fatto di tutto per boicottarli". Il consigliere Fieni di Fratelli d'Italia è ancora più diretto: "È un tentativo di strumentalizzare la macchina comunale a vostro favore". La consigliera Medici fa un intervento a sorpresa, cambiando idea in corso d'opera e passando dall'astensione al sì: "Mi ha convinto Affuso quando ha detto che i referendum col quorum sono un limite". Ma aggiunge una stoccata: "Ricordatevi del referendum del 2017 su Aimag: votò il 23% dei carpigiani e il 98% disse no alla vendita. Ricordatevelo per almeno 60 giorni".

Epilogo notturno

La mozione sui referendum passa con 15 favorevoli, tra applausi stanchi e l'inevitabile domanda: era davvero necessario arrivare all'una e venti di notte per discutere di tutto questo? Come avrebbe scritto Eco, la politica locale ha i suoi riti e le sue liturgie. E se qualche volta sembrano una commedia, forse è perché la democrazia, nel bene e nel male, è anche questo: la possibilità di discutere per ore di pannolini per cani e di pace nel mondo, con la stessa serietà istituzionale. Buonanotte, Carpi. E che i vostri cani portino sempre con sé una bottiglietta d'acqua.
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