Consiglio comunale in tempesta: tre ore di fuoco su Via Roosevelt tra cantieri infiniti e commercianti esasperati


Consiglio comunale in tempesta: tre ore di fuoco su Via Roosevelt tra cantieri infiniti e commercianti esasperati
Il Consiglio comunale di Carpi del 26 giugno si è trasformato in un vero e proprio ring politico, con tre ore di dibattito infuocato sul progetto di "desigillazione" di Via Roosevelt che sta mandando in tilt commercianti, residenti e viabilità cittadina. La serata si è aperta con un minuto di silenzio per il brigadiere Carlo Le Grottaglie, caduto in servizio a Francavilla Fontana, prima di tuffarsi nel vivo di una questione che ha fatto emergere tutte le contraddizioni dell'amministrazione carpigiana.

Il cantiere dell'assurdo

Quello che doveva essere un intervento "green" da 385mila euro per rendere Via Roosevelt più sostenibile e sicura si è trasformato in una saga degna di Kafka. Iniziato ad ottobre 2024 con scadenza prevista per aprile 2025, il cantiere è ancora in corso con una fine lavori slittata al 30 novembre - se tutto va bene. L'assessore Serena Pedrazzoli ha snocciolato una litania di "imprevisti" che suona più come una barzelletta: tubature del gas trovate 20 centimetri più in basso del previsto, 40 giorni di pioggia "imprevedibili", difficoltà nel reperire palificazioni per la sicurezza. Come se a Carpi non piovesse mai in inverno o come se sotto terra non ci fossero sottoservizi in una città che esiste da secoli. "Non si può prevedere la pioggia", si sono sentiti dire i consiglieri di opposizione. Beatrice Boccaletti (Forza Italia) non ha usato mezzi termini: "Ma per favore! Non è possibile che si consideri la pioggia di gennaio un imprevisto".

Commercianti allo stremo

Nel frattempo, i commercianti di Via Roosevelt vivono un calvario quotidiano. Come ha letto il consigliere Casolari (Fratelli d'Italia), citando una dichiarazione del comitato: "Abbiamo raggiunto un livello di sopportazione massimo, vedendo il lavoro calare drasticamente". Michele De Rosa (Forza Italia) ha ricordato l'incontro del 22 maggio dove l'amministrazione aveva promesso valutazioni sui ristori, migliore informazione e programmazione dettagliata. Promesse rimaste sulla carta mentre i cantieri proseguivano imperterriti.

La "filosofia" contro il buonsenso

Il dibattito ha fatto emergere due visioni inconciliabili della città. Da una parte l'amministrazione che parla di "mobilità dolce", "isole di calore" e "resilienza climatica" con la passione di chi ha scoperto l'ecologia ieri. Dall'altra l'opposizione che chiede pragmatismo e rispetto per chi lavora. Federica Carletti (Fratelli d'Italia) è stata caustica: "Una città che toglie tutte le alberature in Via Manzoni e pensa di risolvere il problema delle isole di calore con quattro alberi in Via Roosevelt". La consigliera Medici (Carpi Civica) ha definito il progetto "una bellissima idea" dell'attuale sindaco quando era assessore, aggiungendo sarcasticamente: "Desigillare una strada di accesso alla città? L'ultimo posto che penserei di desigillare".

Il sindaco si difende

Riccardo Righi ha provato a difendere l'operato dell'amministrazione parlando di 60 milioni di investimenti complessivi, ma ha dovuto ammettere che "purtroppo succedono anche degli imprevisti". Ha anche precisato che quando era assessore non era "in campagna elettorale" - dettaglio che non ha convinto nessuno visto che i cantieri sono miracolosamente ripartiti dopo le elezioni.

Ristori: sì, no, forse

Le due mozioni presentate da Fratelli d'Italia e Forza Italia chiedevano sostanzialmente la stessa cosa: ristori per i commercianti danneggiati dai cantieri infiniti. Il PD ha proposto emendamenti per "regolamentare" la questione, ma Fratelli d'Italia ha rifiutato, scatenando le ire della consigliera Medici: "Ma vi ascoltate? Una volta tanto si poteva fare una cosa insieme". Risultato: la mozione di Fratelli d'Italia bocciata, quella di Forza Italia approvata con l'emendamento del PD. La sostanza rimane: i commercianti aspettano ancora risposte concrete.

Epilogo amaro

Dopo tre ore di dibattito, Via Roosevelt rimane un cantiere aperto, i commercianti continuano a perdere clienti e l'amministrazione promette regolamenti futuri per problemi presenti. Come ha sintetizzato Federica Arletti (Fratelli d'Italia): "Continueremo a trasmettere il malcontento, continueremo a vigilare, a denunciare e a proporre perché i cittadini non meritano quello che sta accadendo". Il prossimo appuntamento con il consiglio comunale promette altri fuochi d'artificio, perché a Carpi i cantieri sono tanti e la pazienza dei cittadini sempre meno. E se domani piove, sarà comunque un imprevisto.
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