Controlli a tappeto nei campi: tre cacciatori già multati


Controlli a tappeto nei campi: tre cacciatori già multati

La preapertura della stagione di caccia ha risvegliato non solo le anatre nei canneti, ma anche i controlli della Polizia Provinciale. E i primi risultati non si sono fatti attendere: tre multe sono già scattate per altrettanti cacciatori che evidentemente hanno preferito interpretare le regole a modo loro. Il comandante Luca Gozzoli non usa mezze misure: "Abbiamo effettuato oltre cento controlli in tutta la provincia di Modena dal primo settembre". Un lavoro certosino che ha visto impegnati non solo gli agenti della Provinciale, ma anche i Carabinieri Forestali e una settantina di guardie volontarie GEV-GEL. Una vera e propria task force che ha setacciato capanni e postazioni di caccia. I tre verbali contestati raccontano storie di superficialità che potrebbero costare caro. Il primo cacciatore ha piazzato il suo capanno troppo vicino a quello del vicino: la legge prevede almeno 150 metri di distanza, ma evidentemente la matematica non è il forte di tutti. Il secondo si è dimenticato di segnare i capi abbattuti, forse pensando che la burocrazia sia solo una scocciatura. Il terzo ha violato le distanze di sicurezza rispetto alla strada: un dettaglio che quando si maneggia un fucile diventa tutt'altro che trascurabile. La prima giornata di preapertura ha generato una decina di segnalazioni da parte dei cittadini, svegliati all'alba dagli spari. Un risveglio che ha fatto sobbalzare più di qualcuno, abituato al silenzio mattutino dei campi carpigiani. La Polizia Provinciale ricorda che i 150 metri di distanza valgono non solo tra capanni, ma anche da case e strade. Perché la passione venatoria non può trasformarsi in un incubo per chi vive nelle campagne. Chi vuole cacciare sui terreni coltivati deve munirsi del consenso scritto del proprietario. Niente accordi a voce o strette di mano: serve la carta bollata. Gli orari sono rigidi: da un'ora prima dell'alba fino alle 13, solo il giovedì e la domenica, fino al 18 settembre. Poi, domenica 21, scatterà l'apertura generale che coinvolgerà quasi tremila cacciatori modenesi. Una tradizione che continua, ma che deve fare i conti con regole precise. Perché la libertà di cacciare si ferma dove inizia quella degli altri di vivere in tranquillità.

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