Cooperativa Bilanciai di Campogalliano: ricavi per 88 milioni


Cooperativa Bilanciai di Campogalliano: ricavi per 88 milioni

Il successo che viene da lontano: 88 milioni e 17 borse studio

La Società Cooperativa Bilanciai di Campogalliano ha chiuso l'assemblea di fine anno come si chiude un buon libro: con la soddisfazione di aver scritto pagine di qualità. E quando si parla di numeri come 88,4 milioni di euro di ricavi consolidati, non è solo retorica.

Un bilancio che fa sorridere

Il presidente Gianluca Verasani non ha nascosto la soddisfazione durante l'assemblea tradizionale presso la sede di Campogalliano: "Chiudiamo un 2025 positivo. Abbiamo lavorato bene e siamo riusciti a superare anche le fisiologiche e temporanee criticità dovute al cambio del sistema gestionale". Parole che sanno di concretezza, quelle di chi conosce bene le difficoltà del mercato ma anche la forza di un'azienda che da 75 anni sa reinventarsi. Al suo fianco, il direttore generale Enrico Messori e la direttrice amministrativa Sonia Grillenzoni hanno dipinto il quadro di un'azienda che non si accontenta di essere leader in Italia nel settore della pesatura industriale, ma guarda oltre i confini nazionali. E fa bene, considerando che i ricavi del 2024 - 88,4 milioni di euro con un utile netto consolidato di 4,8 milioni - parlano chiaro sulla bontà della strategia internazionale.

Dieci società, un solo cuore

La dimensione del Gruppo Bilanciai impressiona: dieci società controllate e partecipate, quattro industrie di produzione e sei commerciali, operazioni in Europa e Stati Uniti, circa 500 dipendenti. Numeri che raccontano una storia di crescita intelligente, quella di chi ha saputo esportare il know-how modenese nel mondo senza perdere le radici. Daniela Tebasti, sindaco di Campogalliano, ha colto nel segno quando ha parlato del "forte e profondo legame tra cooperativa e territorio". Perché Bilanciai non è solo un'azienda di successo, è un pezzo di storia locale che ha saputo diventare globale.

Diciassette giovani, diciassette speranze

Ma se i bilanci parlano di presente, le borse di studio guardano al futuro. Anche quest'anno, come da tradizione ormai decennale, sono state consegnate 17 borse di studio ai figli dei dipendenti che hanno conseguito diploma o laurea. Tra i premiati del 2025 spiccano nomi come Enrico Barbieri, Asia Pedrazzi, Lorenzo Bonetti, Jacopo Pignatti e gli altri quattordici giovani che rappresentano l'investimento più importante che un'azienda possa fare: quello sulle persone e sulle loro famiglie.

Verso il 2026 con ambizione

"Guardiamo al 2026 con idee chiare e progetti di ulteriore crescita", ha annunciato Verasani, non escludendo "l'acquisizione di altre aziende". Una dichiarazione d'intenti che suona come una promessa ai territori che ospitano questo piccolo ma solido pezzo di Made in Italy. In tempi di equilibri fragili e mercati complessi, vedere un'azienda cooperativa che cresce, assume, premia i propri dipendenti e investe sui giovani fa un certo effetto. Bilanciai dimostra che si può essere internazionali rimanendo umani, competitivi senza dimenticare la solidarietà.
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