Cosa fare oggi: Domenica 28 dicembre


Cosa fare oggi: Domenica 28 dicembre

In questa domenica che ci accompagna dolcemente verso l'ultimo dell'anno, la nostra Bassa Modenese e quella reggiana si tingono di emozioni profonde e autentiche. È una giornata che parla al cuore, dove la tradizione natalizia si intreccia con la memoria storica, regalandoci due occasioni preziose per riflettere sulle nostre radici e sui valori che ci uniscono come comunità.

Mentre le luci delle feste illuminano ancora le nostre case, il territorio ci invita a vivere momenti di autentica condivisione culturale, dove il passato dialoga con il presente in un abbraccio che scalda l'anima. Due eventi, apparentemente diversi ma profondamente legati dal filo rosso della memoria e della tradizione, ci aspettano per concludere insieme questi giorni speciali dell'anno.

La tradizione che scalda il cuore della Bassa Modenese

A San Possidonio, la magia del Natale continua a brillare attraverso una delle tradizioni più amate del nostro territorio. Il Grande Presepe rappresenta molto più di una semplice rappresentazione della Natività: è il simbolo di una comunità che, da oltre trent'anni, custodisce gelosamente le proprie radici. In un'epoca dove tutto sembra correre veloce e le tradizioni rischiano di perdersi nel turbinio della modernità, questo presepe si erge come un faro di autenticità. Ogni figura, ogni dettaglio racconta una storia che appartiene a tutti noi, abitanti di questa terra generosa e laboriosa. È un'occasione unica per riscoprire il valore del tempo lento, della contemplazione, e per trasmettere ai più giovani l'importanza delle nostre tradizioni più belle.

Nel cuore della Bassa reggiana, l'82° anniversario dell'eccidio dei Sette Fratelli Cervi e di Quarto Camurri

La memoria si fa viva e pulsante nel ricordo di uno dei capitoli più drammatici e significativi della nostra storia locale. Il 28 dicembre 1943, esattamente 82 anni fa, sette fratelli e un compagno partigiano venivano fucilati al Poligono di Tiro di Reggio Emilia, scrivendo con il loro sangue una pagina indelebile nella lotta per la libertà. I fratelli Cervi non sono solo nomi sui libri di storia: sono figli di questa terra, giovani che hanno scelto di sacrificare tutto per un ideale di giustizia e democrazia. Oggi, più che mai, è fondamentale partecipare alle commemorazioni per mantenere viva la fiamma della memoria e per onorare chi ha reso possibile la libertà di cui godiamo oggi.

Due appuntamenti che ci parlano dell'anima profonda del nostro territorio: da una parte la dolcezza della tradizione natalizia che unisce le famiglie, dall'altra la solennità del ricordo che ci ricorda i valori fondamentali della nostra convivenza civile. Vi invitiamo a partecipare a questi momenti di autentica condivisione comunitaria, perché è proprio in giornate come questa che si rafforza il legame che ci unisce come cittadini di questa meravigliosa terra di pianura.

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