Crisi alla Fir di Campogalliano: 43 lavoratori a rischio, sindacati chiedono piano di rilancio


Crisi alla Fir di Campogalliano: 43 lavoratori a rischio, sindacati chiedono piano di rilancio
La storica Fir di Campogalliano, l'ex Faral che tutti i modenesi ricordano per aver sponsorizzato il Modena Calcio negli anni d'oro, si trova oggi al centro di una pesante vertenza sindacale che mette a rischio il posto di lavoro di 43 dipendenti. La notizia ha trovato spazio sui principali quotidiani locali e ha portato le parti a incontrarsi questa mattina in Prefettura per cercare una soluzione alla crisi.

La storia dell'azienda e il cambio di proprietà

L'azienda, specializzata nella produzione di termosifoni in alluminio per uso civile e industriale, è passata 13 anni fa sotto il controllo della Sira Industrie di Bologna, appartenente alla famiglia Gruppioni. Un cambio di proprietà che sembrava promettere stabilità e sviluppo per uno dei marchi storici della metalmeccanica modenese. Oggi, però, la situazione si è capovolta. I 43 lavoratori, tutti sulla cinquantina, sono attualmente in contratto di solidarietà dopo anni di ricorso alla cassa integrazione ordinaria. La crisi è esplosa lo scorso maggio, quando la vertenza è arrivata sul tavolo della Regione Emilia-Romagna.

Le cause della crisi

Alla base delle difficoltà dell'azienda c'è una forte contrazione del mercato dei termosifoni in alluminio, aggravata dalla perdita di commesse strategiche. Particolarmente pesante è stato il mancato decollo degli investimenti nella mobilità elettrica, settore sul quale la proprietà aveva puntato per diversificare la produzione. Come ha spiegato l'assessore regionale al Lavoro Giovanni Paglia durante un precedente incontro: "Non possiamo rassegnarci a una passiva attesa che passi la nottata. Per il rispetto dei lavoratori e di chi fa impresa, occorre definire quanto prima un piano industriale".

La posizione dei sindacati

Fim Cisl e Fiom Cgil non si arrendono e vedono ancora margini per salvare l'azienda. Massimiliano Occhi (Fim Cisl Emilia Centrale) e Leopoldo Puca (Fiom Cgil Modena) hanno dichiarato: "Non permetteremo che sulla Fir di Campogalliano, un grande marchio della storia metalmeccanica modenese, cali il sipario in modo brutale". I sindacati puntano su una possibile riconversione produttiva, sfruttando il fatto che Sira Industrie ha un solido business nella filiera automotive. "Crediamo che ci siano tutti i margini per una riconversione produttiva - spiegano i rappresentanti sindacali - Questa è una strada che va assolutamente esplorata, non rifiutata a priori".

L'incontro in Prefettura

L'incontro di questa mattina in Prefettura rappresenta un momento cruciale per il futuro dell'azienda e dei suoi dipendenti. Sul tavolo la richiesta pressante di un piano di rilancio concreto che possa garantire continuità occupazionale e prospettive di sviluppo. La Regione Emilia-Romagna si è detta pronta a sostenere ogni iniziativa seria di rilancio, mettendo a disposizione gli strumenti normativi necessari, dalla formazione agli incentivi per la riconversione industriale.

L'impatto sul territorio

La crisi della Fir non tocca solo i 43 lavoratori direttamente coinvolti, ma l'intero tessuto economico di Campogalliano e del circondario. L'azienda rappresenta infatti un pezzo importante della storia industriale modenese, e la sua eventuale chiusura avrebbe ripercussioni significative sull'indotto locale. La sindaca di Campogalliano Daniela Tebasti sta seguendo da vicino la vertenza, partecipando attivamente ai tavoli di confronto per cercare soluzioni che salvaguardino sia l'occupazione che il patrimonio industriale del territorio.
Visualizza le fonti dell'articolo


🏛️

Assistente Ombra

Online