Da Carpi a Lisbona, passione che corre forte sotto la pioggia


Da Carpi a Lisbona, passione che corre forte sotto la pioggia

Il mondo del podismo carpigiano ha un nuovo campione di cui andare fieri: Jacopo Pedroni, ventisettenne che ha fatto parlare di sé nella capitale portoghese con un debutto da favola nella sua prima maratona. E che debutto! Sabato 25 ottobre, mentre a Lisbona cadeva una pioggia battente che avrebbe scoraggiato chiunque, il nostro Jacopo ha tagliato il traguardo dei 42,195 chilometri in 3 ore e 11 minuti. Un crono che fa impallidire molti veterani della disciplina e che gli è valso il 521esimo posto assoluto su ben 15mila iscritti (10mila quelli che sono riusciti ad arrivare fino in fondo, segno che non era proprio una passeggiata). "È stata la mia prima maratona e la sensazione che ho provato a Lisbona, dove sono stato seguito da tre amici che si sono aggregati nel supportarmi, la consiglio a tutti: finire una maratona è liberazione e gratitudine", racconta Jacopo con l'entusiasmo di chi ha appena scoperto una nuova dimensione di se stesso. Il nostro atleta ha lasciato Carpi tre anni fa per inseguire i suoi sogni, prima ad Amsterdam e poi a Milano. È proprio nella città meneghina che ha iniziato a corteggiare seriamente la corsa, dopo aver spaziato dal calcio al judo, passando per tennis e palestra. "Da amante dello sport ho sempre corso, ma non sono mai stato un podista", ammette con onestà. "È stato solo a luglio che ho iniziato a pensare in grande e mi sono lanciato una sfida iscrivendomi alla Maratona di Lisbona". Undici settimane di preparazione seguita da un coach professionale hanno trasformato quello che era poco più di un sogno in una splendida realtà. Il percorso lisbonese, che dalle periferie della capitale portoghese serpeggia verso il centro città affrontando un dislivello di 30 metri, non ha impensierito il carpigiano. Anzi, nonostante la pioggia forte che ha accompagnato tutti i 15mila maratoneti verso la costa, Pedroni ha mantenuto un ritmo costante e impressionante. "Per fortuna, nonostante la pioggia, le temperature sono sempre state ottimali per la corsa, sui 19 gradi", ricorda sorridendo. Quella che doveva essere semplicemente la soddisfazione di "finire i 42 km" si è trasformata in una prestazione che ha superato ogni aspettativa. E quando la passione prende il sopravvento, non ci si ferma più. Jacopo ha già in programma la mezza maratona di Milano del 23 novembre, ma il sogno nel cassetto è già ben chiaro: "Riuscire ad iscrivermi per New York 2026". Perché quando si corre con il cuore, ogni traguardo diventa il punto di partenza per la prossima avventura. Una storia che dimostra come i talenti carpigiani, anche quando volano lontano dalla nostra città, continuino a farci onore. E chissà che non sia solo l'inizio di una carriera che ci regalerà altre soddisfazioni.

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