Da carpigiana a Kona, la sfida più dura del triathlon mondiale


Da carpigiana a Kona, la sfida più dura del triathlon mondiale

Quando si parla di Ironman delle Hawaii, si parla del sogno più ambizioso di ogni triatleta al mondo. E quest'anno, tra le onde dell'oceano Pacifico e il vento caldo di Kona, c'era anche un pezzo di cuore carpigiano: Valentina Mangano, portacolori del Team Sessantallora, che ha dimostrato ancora una volta che la grinta emiliana non conosce limiti. La storia di Valentina a Kona è quella di chi non si arrende mai. Nonostante un brutto infortunio che avrebbe fatto desistere chiunque, la nostra atleta è riuscita a portare a termine l'ultra triathlon più prestigioso del mondo. Tremila e ottocento chilometri di nuoto, 180 di ciclismo e una maratona finale: una sfida che mette alla prova corpo e anima, resa ancora più ardua dalle condizioni fisiche non ottimali. Ma Valentina ha fatto quello che sanno fare i carpigiani: ha stretto i denti e ha continuato a pedalare, correre, nuotare. L'Ironman World Championship di Kona rappresenta il Sacro Graal del triathlon internazionale, dove quest'anno la Germania ha fatto la voce grossa piazzando ben due atleti sul podio maschile. Ma per noi quello che conta è l'orgoglio di avere una concittadina capace di confrontarsi con i migliori al mondo, dimostrando che da Carpi si può arrivare ovunque, anche nelle acque cristalline dell'oceano Pacifico. Intanto, più vicina a casa ma non meno importante, Giulia Rinieri ha portato alto il nome del Team Sessantallora al Trofeo delle Regioni di Roma. Convocata in rappresentanza dell'Emilia Romagna, la nostra atleta ha contribuito al secondo posto della squadra regionale, confermando che il movimento triathlon carpigiano sta vivendo un momento d'oro. Due donne, due storie, un'unica passione che unisce il nostro territorio alle competizioni più prestigiose del mondo. Dal caldo torrido delle Hawaii ai percorsi romani, il triathlon carpigiano dimostra di non temere confronti e di saper valorizzare il talento delle proprie atlete. Un finale di stagione che sa di futuro e di ambizioni sempre più grandi.

Visualizza le fonti dell'articolo