Dal cemento al verde: l'ex Blumarine rinasce come Eurospar


Dal cemento al verde: l'ex Blumarine rinasce come Eurospar

C'è qualcosa di poetico nel vedere un'area che per anni è stata il cuore pulsante della moda carpigiana trasformarsi in un luogo di incontro quotidiano per i cittadini. Dove un tempo Anna Molinari creava i suoi abiti che facevano sognare le donne di tutto il mondo, ora le famiglie di Carpi fanno la spesa, si incontrano, vivono il loro quartiere. Ieri mattina, 15 ottobre, è stato inaugurato il nuovo Eurospar di via Manzoni, angolo via Giovanni XXIII, proprio nell'area che fino a poco tempo fa ospitava lo storico stabilimento Blumarine. Un taglio del nastro che ha saputo di festa vera, con tanti carpigiani accorsi per vedere la nuova vita di questo angolo di città. L'assessora al Commercio Paola Poletti non ha nascosto la soddisfazione: questo non è il solito supermercato piovuto dal cielo, ma "un negozio di vicinato inserito in una densa realtà residenziale". E quando un'amministrazione locale parla di vicinato con convinzione, significa che ha capito che la città si costruisce sui rapporti umani, non solo sui metri quadrati. Alessandro Urban, direttore regionale Despar Nord per l'Emilia-Romagna, ha ricordato come tutto sia iniziato nel 2019 con l'Interspar di via dell'Integrazione. Ora, con questo secondo punto vendita, Despar conferma la sua fiducia in Carpi: 120 persone assunte in totale tra i due supermercati. Non sono solo numeri, sono famiglie che possono guardare al futuro con più serenità. Il nuovo store ha una superficie di vendita di 1.435 metri quadrati e darà lavoro a 42 dipendenti - 24 donne e 18 uomini - di cui ben 32 neoassunti. A guidarli c'è lo store manager Giacomo Oliviero. I numeri raccontano una storia bella: 23 sono di Carpi, 4 di Soliera, due di Correggio, uno di Bagnolo e due di San Martino in Rio. Insomma, lavoro del territorio per il territorio. Ma c'è di più. Questo Eurospar non è solo un supermercato: è un esempio di come si può fare impresa rispettando l'ambiente. 79 alberi e 252 arbusti già piantumati, 233 pannelli fotovoltaici per l'energia pulita, e un innovativo giardino verticale gestito da remoto che migliora la qualità dell'aria. Il progetto prevede anche la realizzazione di oltre 1.500 metri quadrati di parco pubblico, perché una città vivibile ha bisogno di spazi verdi dove la gente possa incontrarsi. Don Carlo Bellini della parrocchia di San Giuseppe Artigiano ha benedetto il nuovo punto vendita, e c'era anche Gianguido Tarabini, fondatore di Blufin spa ed ex proprietario dell'area. Un passaggio di testimone che sa di continuità, di rispetto per la storia di questo pezzo di Carpi. Il sindaco Riccardo Righi, pur essendo impegnato all'estero, ha voluto far sapere che questa apertura si inserisce "in un più ampio progetto di rigenerazione urbana che restituisce qualità e funzioni a un'area da tempo inutilizzata". Gli orari sono pensati per la vita vera: tutti i giorni dalle 7.30 alle 20.30, domenica dalle 8.30 alle 20. Perché la spesa non può aspettare i comodi dell'azienda, deve adattarsi ai ritmi delle persone. C'è una lezione in tutto questo: le città non muoiono quando cambia il loro volto economico, si trasformano. E se la trasformazione è fatta con intelligenza e rispetto, può regalare nuove opportunità a chi ci vive. Anna Molinari aveva ragione a commuoversi vedendo demolire il suo stabilimento, ma forse oggi, guardando questo angolo di Carpi che torna a vivere, può trovare un po' di consolazione.

Visualizza le fonti dell'articolo