Dal nuovo Eurospar ai ripensamenti di quartiere: quando Carpi cambia pelle


Dal nuovo Eurospar ai ripensamenti di quartiere: quando Carpi cambia pelle

Il 15 ottobre aprirà i battenti il nuovo Eurospar di viale Manzoni, sorto dalle ceneri di quello che un tempo era il prestigioso stabilimento Blumarine. Un cambio di destinazione d'uso che racconta, forse meglio di tanti discorsi, come la nostra Carpi stia cambiando pelle, adattandosi ai tempi con quella pragmatica saggezza che da sempre contraddistingue i carpigiani. Il nuovo supermercato, secondo punto vendita della catena in città dopo l'Interspar della Losi, si estende su 1.500 metri quadri e punta tutto sulla carta della prossimità. Alessandro Urban, responsabile Despar Nord per l'Emilia-Romagna, non nasconde l'entusiasmo per questo investimento che, nelle parole dell'azienda, vuole "inserirsi nel quartiere garantendo prossimità e accessibilità". Una filosofia che sembra calzare a pennello con le esigenze di un quartiere che negli anni ha visto cambiare volto e abitanti. La storia di Despar merita una parentesi: fondata nel 1932 dall'olandese Adriaan Van Well come unione di piccoli grossisti, la catena è sbarcata nel nostro Paese nel 1962, trasformandosi nel 1968 nel Consorzio Despar Italia. I due format Interspar e Eurospar, introdotti negli anni Settanta, rappresentano due filosofie diverse: il primo per le dimensioni urbane, il secondo per la prossimità di quartiere. E qui arriva la parte più gustosa della vicenda: come ogni apertura di supermercato che si rispetti nella nostra città, anche questa non sfugge alla solita litania dei "supermercati ce ne sono già troppi", "era meglio un bowling per i giovani", "Carpi è piena di centri commerciali". Discorsi che puntualmente si sciolgono come neve al sole il giorno dell'inaugurazione, quando davanti alle porte scorrevoli si forma quella fila che dice più di mille statistiche. Peraltro, i numeri parlano chiaro: Carpi risulta sotto la media regionale per numero di supermercati in rapporto agli abitanti. L'investimento di Despar Nord in Emilia-Romagna non si ferma certo qui. I dati del 2024 parlano di un fatturato superiore ai 400 milioni di euro, con una crescita del 7,1% rispetto all'anno precedente, sostenuta da investimenti per oltre 34 milioni di euro. Per il nuovo punto vendita carpigiano sono previste una cinquantina di assunzioni, un segnale concreto di quanto l'azienda creda in questo territorio. Che poi, a pensarci bene, c'è qualcosa di simbolico nel vedere nascere un supermercato dove un tempo si confezionavano abiti di lusso. È il segno di una città che non si piange addosso, che sa reinventarsi mantenendo i piedi per terra. Il glamour di Blumarine lascia il posto alla quotidianità della spesa, e chissà che tra gli scaffali del nuovo Eurospar non si ritrovino quegli stessi carpigiani che un tempo lavoravano nell'alta moda, ora pronti a servire i propri concittadini con la stessa professionalità di sempre.

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