C'era una volta un giovane carpigiano che sui social si faceva chiamare "Sua Altezza Reale" e dispensava consigli di stile tra gioielli Cartier (finti, come ha poi ammesso) e titoli nobiliari autoattribuiti. Ora Leonardo Glauco Maini Barbieri, il 23enne che ha collezionato centinaia di migliaia di follower su TikTok prima di essere smascherato da "Le Iene", ha deciso di mettere i piedi per terra e trasformare la sua passione per la moda in un'attività concreta. In via San Francesco al civico 1, nel cuore di Carpi, ha infatti aperto "Leo luxury second hand", un negozio dell'usato di alta gamma dove dare nuova vita a capi, borse, scarpe e accessori di qualità. Dopo un anno di "gavetta" a Firenze in un negozio di abiti vintage, il giovane influencer è tornato a casa con un bagaglio di esperienza e la voglia di investire nella sua città. L'idea, va riconosciuto, ha una sua logica: chi meglio di uno che per anni ha fatto credere di possedere un patrimonio in accessori di lusso può riconoscere il valore di borse, cinture, occhiali da sole e bijoux? E se prima il lusso era solo una finzione social, ora diventa un progetto imprenditoriale concreto, nel segno della sostenibilità e del riuso. "L'obiettivo è ridare vita a questi oggetti", spiega il neo-commerciante, che parla di rispetto per il lavoro artigianale e di lotta contro gli sprechi. Un approccio che, al di là delle polemiche passate, intercetta perfettamente lo spirito dei tempi: la moda circolare, l'attenzione all'ambiente e il fascino sempre attuale del vintage di qualità. Che sia questa la vera corona di Leonardo Maini Barbieri? Dopo aver costruito un personaggio sui social, ora prova a costruire qualcosa di tangibile nella sua Carpi. E chissà che questa volta, invece di raccontare storie, non riesca davvero a scrivere una bella storia imprenditoriale. Dopotutto, come diceva qualcuno, l'importante non è cadere ma sapersi rialzare. E magari, questa volta, con le scarpe giuste ai piedi.