Il "gran ballo" è finito, ma la musica continua. Dopo il rave party che ha trasformato l'ex stabilimento
Bugatti di Campogalliano in una discoteca a cielo aperto tra il 31 ottobre e il primo novembre, con migliaia di giovani accorsi da tutto il nord Italia, ora tocca ai politici ballare il loro valzer istituzionale.
La proposta di Fratelli d'Italia
Annalisa Arletti e
Ferdinando Pulitanò, consiglieri regionali di Fratelli d'Italia, hanno depositato un'interrogazione regionale che suona come un "basta così" declinato in burocratese. La loro ricetta? Un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni locali ai proprietari dell'immobile. Insomma, invece del "sound system" a tutto volume, ora si chiede di mettere attorno a un tavolo chi conta davvero. "È indispensabile che la Regione istituisca un tavolo di confronto per comprendere le intenzioni del privato sulla futura destinazione d'uso dello stabile", spiegano i due consiglieri. Perché, diciamoci la verità, se c'è una cosa che la famosa "fabbrica blu" della sfortunata epopea del marchio automobilistico ha dimostrato è che, lasciata a se stessa, attira come una calamita chi cerca spazi liberi per fare festa.
L'eco del decreto Meloni
Pulitanò non perde l'occasione per ricordare che "grazie al decreto voluto dal Governo Meloni le forze dell'ordine hanno finalmente strumenti concreti per intervenire tempestivamente e ristabilire la legalità". Un riferimento alle nuove norme che hanno rafforzato gli strumenti a disposizione delle autorità per fronteggiare occupazioni abusive e raduni non autorizzati. Il rave di Halloween, che ha visto circa 5.000 persone barricarsi oltre i cancelli dello stabilimento abbandonato, trasformando via XXV Luglio in un fiume di auto, furgoni e camper, è stato infatti gestito dalle forze dell'ordine che hanno presidiato l'area con Polizia, Carabinieri, Croce Rossa e Vigili del Fuoco.
Da degrado a opportunità
L'aspetto più interessante della proposta dei due consiglieri di Fratelli d'Italia non è tanto la critica al "raduno abusivo" - ormai acqua passata - quanto la visione di lungo termine. "È tempo di avviare un percorso condiviso di rigenerazione urbana, che trasformi un luogo oggi abbandonato in un'opportunità di sviluppo per la comunità locale", concludono
Arletti e
Pulitanò. E qui c'è il punto: l'ex
Bugatti, con la sua iconica palazzina circolare che un tempo ospitava gli uffici del sogno automobilistico italiano, giace abbandonata in una posizione strategica. Campogalliano, snodo autostradale che ha reso possibile l'arrivo di migliaia di giovani per il rave, potrebbe diventare teatro di una rinascita diversa, più ordinata e pianificata.
La sfida della rigenerazione
Resta da vedere se alle parole seguiranno i fatti. Perché una cosa è certa: i cittadini di Campogalliano meritano qualcosa di meglio di un'area che oscilla tra l'abbandono totale e l'invasione periodica di chi cerca spazi per feste non autorizzate. Il tavolo di confronto proposto potrebbe essere l'inizio di una storia nuova per un pezzo di territorio che ha già dato tanto alla nostra provincia. O potrebbe rimanere l'ennesima proposta che si perde nei meandri della burocrazia regionale. In ogni caso, una cosa è sicura: dopo il rave, anche la politica vuole la sua parte di palcoscenico.