De Chirico rinasce a ottant'anni: il genio della metafisica torna giovane a Modena


De Chirico rinasce a ottant'anni: il genio della metafisica torna giovane a Modena

Una rinascita artistica senza età

Chi l'ha detto che la creatività ha una data di scadenza? Giorgio de Chirico sfata questo mito nel modo più brillante possibile: a ottant'anni suonati, nel 1968, il maestro della pittura metafisica decide di reinventarsi completamente, dando vita a quella che i critici chiameranno la stagione neometafisica. E noi modenesi avremo il privilegio di ammirare questa straordinaria rinascita artistica nella mostra "Giorgio de Chirico. L'ultima metafisica", che aprirà i battenti il 29 novembre 2025 nella nuova ala del Palazzo dei Musei.

Un decennio di pura magia creativa

La mostra, curata dalla stimata Elena Pontiggia - che già in passato ha dimostrato la sua profonda conoscenza dell'universo dechirichiano - ci accompagna attraverso il decennio più sorprendente della carriera del pittore: dal 1968 al 1978. Cinquanta capolavori provenienti dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico raccontano come l'artista sia riuscito a liberarsi dal peso dell'angoscia esistenziale giovanile per abbracciare una visione più ironica e giocosa dell'esistenza. Come sottolinea la curatrice: "La metafisica di de Chirico degli anni Dieci voleva esprimere l'enigma, l'incomprensibilità e l'assurdità dell'esistenza. In quella degli anni Settanta il sentimento dell'insensatezza dell'universo si attenua, ed è osservato con ironico distacco". È proprio questo distacco che rende le opere neometafisiche così affascinanti: manichini, Piazze d'Italia e enigmi sospesi tornano sulla scena, ma stavolta con un sorriso sulle labbra.

Capolavori che parlano di saggezza

Tra le opere in mostra spiccano autentici gioielli come "Ettore e Andromaca davanti a Troia" (1968), "L'astrologo" (1970) e "Sole sul cavalletto" (1973). Questi dipinti testimoniano una tecnica rinnovata: la pittura torna limpida, fondata sul disegno e sulla costruzione nitida delle forme, lontana dalla densità corporosa del periodo precedente. I colori si fanno smaltati, le pennellate nitide, e l'insieme trasmette quella serenità consapevole che solo la maturità sa regalare.

Il riconoscimento della critica

Non è un caso che questa svolta sia stata riconosciuta per la prima volta proprio da Dino Buzzati nel 1968, che dopo aver criticato le "repliche meccaniche" dell'artista, si trovò costretto a ricredersi davanti alla sincerità e freschezza della nuova produzione. "A ottant'anni un artista abbia l'animo di mettersi in un'impresa simile è cosa meravigliosa", scrisse con ammirazione il celebre scrittore e critico. Il termine "neometafisica" nacque ufficialmente nel 1970 grazie al curatore Wieland Schmied, mentre Renato Barilli nel 1974 approfondì il valore di questa ultima stagione definendola una "ripetizione differente".

Informazioni pratiche per non perdere l'occasione

La mostra sarà visitabile dal 29 novembre 2025 al 12 aprile 2026 nella nuova ala del Palazzo dei Musei (accesso da viale Vittorio Veneto 9). Gli orari sono dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 19:00 (chiuso il lunedì, biglietteria chiude 30 minuti prima).

Prezzi dei biglietti:

  • Open (valido per qualsiasi giorno): 15 euro
  • Intero: 13 euro
  • Ridotto: 11 euro
  • Scuole: 4 euro
  • Aperture speciali:

  • 8 dicembre 2025 e 6 aprile 2026: 10:00-19:00
  • 24 e 31 dicembre 2025: 10:00-14:00
  • 25 dicembre 2025 e 1° gennaio 2026: 14:00-19:00
  • I biglietti sono acquistabili online o direttamente in loco. Chi acquista online ha accesso diretto senza passare dalla biglietteria.

    Un regalo per la nostra Modena culturale

    Questa esposizione rappresenta un'occasione imperdibile per la nostra città. Dopo il successo delle mostre dedicate a Franco Fontana e Salvador Dalí, il Palazzo dei Musei si conferma un polo di attrazione culturale di livello internazionale. La mostra è accompagnata da un catalogo Silvana Editoriale con contributi della curatrice, di Ara Merjian e Francesco Poli. Che si tratti di un appuntamento domenicale in famiglia o di una gita culturale con gli amici, questa mostra promette di regalare emozioni e riflessioni. Perché, come ci insegna de Chirico, non è mai troppo tardi per riscoprire la giovinezza dell'arte e della vita.
    Visualizza le fonti dell'articolo


    🏛️

    Assistente Ombra

    Online