È una cifra che fa girare la testa:
12 milioni di euro da spendere in tre anni per far crescere il nostro territorio. La
Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi ha appena approvato i documenti programmatici per il triennio 2026-2028, confermando quello che ormai sappiamo bene: quando si tratta di investire sul futuro di Carpi, Novi di Modena e Soliera, la Fondazione non lesina le risorse.
Un presidente che non ha paura delle sfide
Mario Ascari, presidente della Fondazione, ha le idee chiare: "La Fondazione è determinata a rafforzare il proprio ruolo, assicurando un contributo concreto allo sviluppo del territorio". Parole che suonano come un impegno solenne, e che trovano riscontro nei numeri. Perché quando si parla di
299 milioni di euro di patrimonio, non si sta scherzando. Il presidente non usa giri di parole: "Gioco di squadra e coerenza sono gli elementi strategici che guidano la nostra azione". E in effetti, guardando agli ultimi anni, di coerenza ce n'è stata parecchia. Dal
Polo Tecnologico Universitario che sta prendendo forma, fino al
Parco Santacroce - inaugurato a giugno con i suoi 26 ettari e 10.000 alberi - passando per quel sottopassaggio ciclopedonale che finalmente collega la città in sicurezza.
I numeri che contano davvero
Nel 2025 la Fondazione ha fatto le cose in grande:
4.165.912 euro destinati a
111 progetti. Una media di oltre 37.000 euro per progetto, distribuiti con criterio tra i tre settori chiave che stanno più a cuore ai carpigiani.
Educazione al primo posto
La fetta più consistente -
1.941.118 euro - è andata a educazione, istruzione e ricerca scientifica. Un segnale chiaro: il futuro si costruisce investendo sui giovani e sulla conoscenza. Il
Polo Universitario in collaborazione con
UNIMORE ne è l'esempio più lampante, con l'ambizione di avviare presto un corso di laurea triennale in ingegneria.
Cultura e ambiente non dimenticati
1.153.500 euro per arte, cultura e ambiente. Perché una comunità che cresce ha bisogno anche di bellezza e di aria pulita. Il Parco Santacroce, con le sue performance artistiche tra gli alberi e gli aperitivi campestri, dimostra che si può coniugare sviluppo e qualità della vita.
La salute prima di tutto
1.071.294 euro per salute pubblica e attività sociali. In un momento in cui le fragilità si moltiplicano, la Fondazione non dimentica chi ha più bisogno di supporto.
Gli investimenti del 2026: dove andranno i soldi
Per il prossimo anno, la Fondazione ha già le idee chiare su come spendere i
4 milioni di euro messi in bilancio. E qui emerge una strategia interessante: mentre l'educazione mantiene il primato con
1.850.000 euro, la salute pubblica sale a
1.250.000 euro. Un segnale dei tempi, probabilmente. Ma è quando si parla di investimenti strutturali che la Fondazione mostra di voler lasciare il segno:
5,5 milioni di euro per interventi che cambieranno il volto del territorio.
3.750.000 euro per un nuovo impianto sportivo ed educativo a
Novi di Modena,
1 milione per continuare a sviluppare il Parco Santacroce, e
750.000 euro per riqualificare il Centro associativo culturale Habitat di
Soliera.
Una gestione che guarda al futuro
Non è solo questione di spendere bene, ma anche di investire con saggezza. La Fondazione ha scelto la strada della
prudenza e diversificazione, privilegiando investimenti che rispettano i criteri
ESG (Environmental, Social, Governance). Una scelta che garantisce non solo rendimenti adeguati, ma anche coerenza con i valori di sostenibilità che guidano l'azione della Fondazione. Con
425 progetti sostenuti negli ultimi anni e oltre
15 milioni di euro erogati, la Fondazione CR Carpi si conferma quello che è sempre stata: un pilastro per la crescita del territorio. E con questi 12 milioni pronti per il futuro, Carpi può guardare avanti con fiducia.