Una giornata da dimenticare quella del 25 novembre per tutto il movimento femminile dell'
AC Carpi. Le tre formazioni scese in campo hanno incassato altrettante sconfitte, dimostrando che la strada verso la competitività è ancora lunga e impervia. Ma d'altronde, come diceva sempre il sottoscritto, nel calcio come nella vita "la gloria si costruisce mattone dopo mattone, anche sui calcinacci delle sconfitte".
Prima squadra: il tracollo di Ferrara
Il risultato più severo è arrivato dal campo dell'
Acli San Luca San Giorgio, dove le ragazze di mister
Borciani hanno subito una pesantissima sconfitta per
13-0. Un punteggio che fa male anche solo a leggerlo, ma che racconta di una differenza tecnica e atletica oggi incolmabile. La formazione carpigiana, schierata con
Bellone tra i pali e un undici che ha visto
Setti sostituita al 46' da
Nicolini, ha dovuto fare i conti con una squadra ferrarese in stato di grazia. Le padrone di casa hanno trovato la via del gol con impressionante regolarità, mettendo a nudo tutte le fragilità difensive delle biancrosse. Particolarmente significativo che mister Borciani abbia potuto contare su una sola riserva,
Malagoli, sintomo di una rosa ancora troppo corta per affrontare con serenità un campionato che si sta rivelando più impegnativo del previsto.
Il settore giovanile non sorride
Neanche dalle categorie giovanili sono arrivate consolazioni. L'
Under 15 è caduta in casa del
Parma con un roboante
28-0, mentre l'
Under 13 ha perso per
3-0 contro il
Modena. Risultati che, pur nella loro durezza, devono essere letti con la giusta prospettiva: stiamo parlando di ragazze che stanno muovendo i primi passi in questo sport meraviglioso, e ogni sconfitta può trasformarsi in una lezione preziosa per il futuro.
La strada è lunga, ma il cammino è iniziato
Non c'è molto da salvare in questa domenica nerissima, se non la consapevolezza che il progetto del calcio femminile carpigiano è ancora in fase embrionale. Come ogni costruzione che si rispetti, anche questa ha bisogno di solide fondamenta, e a volte le sconfitte servono proprio a capire dove e come rinforzare la struttura. L'importante è non perdere la fiducia e continuare a lavorare con determinazione. Perché, come insegna la storia del calcio, anche dalle sconfitte più cocenti possono nascere i campioni di domani. E chissà che tra queste ragazze non si nasconda il futuro del calcio femminile carpigiano.
Il calendario non concede pause: già domenica prossima nuova occasione per rialzare la testa e dimostrare che questo gruppo ha carattere da vendere. Perché alla fine, cari lettori, nel calcio come nella vita, non è importante cadere. È importante sapersi rialzare.