Due alberi a rischio davanti alla scuola: via alle motoseghe per la sicurezza dei bambini


Due alberi a rischio davanti alla scuola: via alle motoseghe per la sicurezza dei bambini

L'area verde che circonda il complesso scolastico di via Magazzeno si prepara a una giornata particolare. Mercoledì 29 ottobre, il rombo delle motoseghe interromperà la conconsueta quiete che avvolge la scuola d'infanzia Sergio Neri e le altre strutture del polo educativo. Non si tratta di una manutenzione ordinaria, ma di un intervento urgente dettato dalla sicurezza: due alberi malati dovranno essere abbattuti per evitare che possano trasformarsi in una minaccia per i piccoli studenti. La natura, si sa, non perdona. E quando un noce nel giardino della scuola d'infanzia inizia a mostrare i segni inequivocabili del declino - con la chioma che si secca, il tronco che trasuda linfa per le infezioni fungine e la corteccia che si spacca come una vecchia parete scrostata - non resta che prendere atto della realtà. Lo stesso destino tocca al pioppo bianco che veglia sull'ingresso di via Magazzeno: i suoi rami principali sono ormai secchi come legna da ardere, la corteccia si stacca a brandelli e l'intera pianta sembra rassegnata a una lenta agonia. L'esame tecnico condotto nei giorni scorsi ha emesso una sentenza senza appello. I due alberi, un tempo guardiani silenziosi del complesso che accoglie centinaia di bambini, sono diventati un pericolo. Le fessurazioni longitudinali del noce raccontano di una battaglia persa contro funghi invisibili ma implacabili. I rami secchi del pioppo pendono minacciosi, pronti a cedere al primo colpo di vento più forte del solito. Non c'è spazio per il sentimentalismo quando in gioco c'è l'incolumità dei più piccoli. Gli studenti che ogni mattina varcano i cancelli del plesso scolastico - che fa parte dell'Istituto Comprensivo Carpi Nord - meritano di correre, giocare e studiare senza il timore che la natura possa trasformarsi da amica in nemica. L'amministrazione ha fatto la scelta giusta: meglio un'area verde temporaneamente impoverita che il rischio di una tragedia annunciata. La rimozione rappresenta un piccolo sacrificio per garantire la serenità di famiglie e insegnanti. E chissà che al posto dei vecchi giganti malati, la primavera non porti nuove piantine, giovani e vigorose, pronte a crescere insieme ai bambini che torneranno a giocare all'ombra del loro verde.

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