Due campioni, due scelte diverse: quando il nuoto fa i conti con le priorità


Due campioni, due scelte diverse: quando il nuoto fa i conti con le priorità

Il mondo del nuoto sa essere tanto crudele quanto generoso, e questo dicembre lo dimostra ancora una volta. Mentre Lorenzo Mora, il nostro dorista delle Fiamme Rosse, si prepara a tuffarsi nelle acque ungheresi di Budapest per i Mondiali in vasca corta, Gregorio Paltrinieri ha scelto di dire "no grazie" alla World Cup di nuoto di fondo che si terrà a Golfo Aranci. Due storie parallele che raccontano molto di più di semplici scelte agonistiche. Da una parte c'è Mora, fresco reduce da un trittico d'oro ai Campionati italiani Open di Riccione, che ha strappato due pass mondiali nei 50 e 200 dorso con prestazioni da brivido - quel 22"89 sui 50 metri è a soli ventisei centesimi dal record italiano. Dall'altra, il nostro "Greg" nazionale che per questa volta preferisce guardare il mare sardo da lontano. La decisione di Paltrinieri non stupisce più di tanto chi conosce i ritmi massacranti del nuoto ad alto livello. Dopo una stagione intensa culminata con le Olimpiadi di Parigi, dove ha conquistato il bronzo negli 800 stile libero e l'argento nella 10 km di fondo, anche i campioni hanno bisogno di tirare il fiato. E forse, guardando il calendario, Greg ha fatto i suoi conti: meglio preservarsi per obiettivi più grandi che logorare il fisico in ogni competizione. Lorenzo Mora, invece, è in quel momento magico della carriera dove ogni gara può diventare la gara della vita. Il vice campione del mondo in carica nei 100 dorso ha trovato il suo ritmo perfetto in vasca corta, e Budapest rappresenta l'occasione per aggiungere altri metalli preziosi alla sua collezione, che già vanta argenti e bronzi nelle precedenti edizioni mondiali. Due filosofie diverse, due momenti di carriera differenti. Ma entrambe legitimate da quella saggezza che solo chi nuota ai massimi livelli può comprendere: sapere quando spingere sull'acceleratore e quando, invece, è il momento di rallentare per meglio ripartire.

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