La memoria che unisce le nostre terre
Nel cuore di Modena, tra ventitré cipressi che sussurrano storie di coraggio, è stato inaugurato oggi un monumento che tocca profondamente anche noi carpigiani. Nel Parco dei Mutilati ed Invalidi di Guerra di via Gazzotti, un'opera d'arte realizzata dagli studenti dell'Istituto "Venturi" ricorda i
23 modenesi Giusti tra le Nazioni, quegli uomini e donne che durante le persecuzioni nazifasciste scelsero di mettere a rischio la propria vita per salvare ebrei braccati dalla furia antisemita.
I nostri concittadini tra gli eroi
Tra i nomi incisi nella memoria c'è un pezzo importante della nostra Carpi: il
beato Odoardo Focherini e
don Dante Sala, due figure che hanno scritto pagine luminose nella storia più buia del Novecento.
Focherini, dirigente, presidente dell'Azione Cattolica carpigiana e giornalista dell'Avvenire d'Italia, pagò con la vita il suo impegno: arrestato e deportato, morì nel lager di Hersbruck dopo aver salvato decine di persone.
Don Dante Sala, nato e morto nella nostra città (1905-1982), entrò in seminario a diciannove anni e si trovò a dover scegliere tra l'indifferenza e l'azione. Scelse l'azione, e che azione! Insieme a Focherini organizzò una rete clandestina che portò in salvo
105 ebrei, accompagnandoli personalmente in treno da Modena a Milano, poi a Como e infine in Svizzera, affrontando anche l'arresto e la prigionia nel carcere di San Donnino.
Un'opera nata dalla scuola
L'iniziativa, promossa dall'
ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra) insieme alla Provincia e al Comune di Modena, ha una particolarità che scalda il cuore: il monumento è stato progettato e realizzato dagli studenti della classe 5ªF dell'Istituto d'Arte "Venturi", guidati dal professor
Mattia Scappini, nell'ambito del concorso "Esploratori della Memoria". Come ha spiegato il presidente di ANMIG Modena,
Adriano Zavatti: "Questo monumento nasce per mantenere viva la memoria di coloro che scelsero l'umanità contro l'indifferenza e la barbarie, offrendo un messaggio prezioso alle generazioni future".
Un ponte tra passato e futuro
Vedere i giovani studenti impegnati a tramandare la memoria di questi eroi è forse il regalo più bello che questo monumento possa farci. In un'epoca in cui talvolta sembra prevalere l'indifferenza, questi ragazzi ci ricordano che la storia ha ancora molto da insegnarci. E noi carpigiani possiamo essere orgogliosi: i nostri concittadini
Focherini e
Sala non sono solo nomi su una lapide, ma esempi viventi di come si possa scegliere di stare dalla parte giusta della storia, anche quando costa tutto. Il loro coraggio continua a illuminare il cammino, da Carpi a Modena, verso un futuro più umano.